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La 107 sugli staff della presidenza e degli assessori passa il primo scoglio. Con 31 voti a favore e 19 contrari ieri l'Aula ha approvato il passaggio agli articoli. Per oggi alle 12 è convocata la commissione Riforme presieduta da Pierluigi Saiu per il setaccio degli oltre mille emendamenti presentati. Il Consiglio è aggiornato invece alle 17 per l'esame degli undici articoli del provvedimento.
L’OPPOSIZIONE Secondo il capogruppo del Pd, Gianfranco Ganau, il disegno di legge “è un provvedimento inopportuno per il momento storico che stiamo affrontando, l’unico suo obiettivo è l’accentramento dei poteri nelle mani del presidente della Regione, c’è un evidente squilibrio di poteri, è un commissariamento degli assessorati che risponderanno direttamente al presidente”. Esagerato, secondo l’esponente della minoranza, anche il costo dell’operazione: “Sei milioni di euro per lo staff della Presidenza sono il doppio da quanto stanziato per le attività culturali e sportive”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il capogruppo dei Progressisti Francesco Agus che ha così risposto all’appello al dialogo rivolto in mattinata alle opposizioni dal collega Stefano Tunis: “Questa legge non si può migliorare, è sbagliata dal primo all’ultimo articolo – ha affermato Agus – l’unica possibilità di confronto ci potrà essere solo se si stralciano tutti gli articoli a partire dal quarto e si riporta la legge in Commissione per confrontarsi sui primi tre articoli per una seria riforma della Regione”. Per Agus, il testo in discussione è “irricevibile”: «In questo momento storico il provvedimento portato in Aula non fa che aumentare le distanze tra le forze politiche contrariamente a quanto succede a livello nazionale. La gente chiede altro. Occorre dare risposte alle categorie in crisi, occuparsi della campagna vaccinale contro il Covid 19, approvare il bilancio della Regione”.
Voto contrario anche da Salvatore Corrias (Pd): “Non nasce, questo disegno, da un percorso condiviso, e non risponde affatto alla volontà di agire sulle norme che disciplinano l’organizzazione della Regione, per la quale occorre, piuttosto, un serio processo di riforme, utile a rafforzarne l’autonomia, la funzionalità e la reale rispondenza alle attese dei cittadini, secondo i crismi moderni dell’efficienza e dell’efficacia”. Si tratta di “incarichi di peso – ha detto Corrias - che incideranno sulle casse della Regione e sulle tasche dei sardi per oltre 6 milioni di euro”.
Per Desirè Manca (M5S) in Consiglio si parla oggi “solo di poltrone”. Rivolta all’assessore agli Affari Generali ha aggiunto: «Lei ha molto coraggio, dice che il Dl è stato approvato prima della pandemia. Ma l’emergenza Covid ha cambiato il mondo non solo la Sardegna. Si è accorta di questo cambiamento? I sardi sono disperati e non riescono più ad andare avanti".
LA MAGGIORANZA L’assessore agli Affari Generali Valeria Satta ha difeso il provvedimento: “La ratio della legge è riorganizzare la struttura amministrativa della Regione che, mai come oggi, ha bisogno di essere rinnovata. Il Disegno di Legge è stato approvato dalla Giunta prima della pandemia. L’emergenza sanitaria ha chiarito, si pensi alla gestione degli interventi del Recovery Plan, che questa riforma è quanto mai attuale e necessaria. La riorganizzazione degli staff della Presidenza consentirà alla Regione di funzionare meglio e di dare risposte più efficaci. Non c’è più tempo per aspettare, la Regione deve essere più veloce nelle decisioni ed efficace nell’attuazione degli interventi. Il solo scopo è quello di dare servizi più efficienti ai cittadini”.
Per la maggioranza ha preso la parola anche Giorgio Oppi (Udc): “Vi siete dimenticati delle poltrone da 175 mila euro che avete fabbricato voi? Avete detto sciocchezze in commissione e avete inventato numeri, perché siete scarsi. Ci sono dipendenti a partita di giro, perché costano zero. Cominciate a dire le cose. Questa legge deve essere modificata e lo sarà ma certo la macchina della Regione non funziona così com’è oggi”.
Anche l’on. Giovanni Satta (Psd'Az) ha risposto indirettamente alle critiche dell’opposizione: “Non accetto che non vengano date risposte agli imprenditori che in questo momento stanno patendo più di tutti la crisi derivante dalla pandemia. E noi con questo governo regionale abbiamo fatto più provvedimenti a loro favore di quanti siano stati fatti dagli altri governi regionali”.