I lavori sulla strada 195, la valorizzazione del sito archeologico di Nora, la promozione di Pula dal punto di vista turistico e la querelle con la Regione relativa al Puc. Sono questi i temi che abbiamo affrontato con la prima cittadina Carla Medau.

1) Un suo giudizio sull'operato della Giunta Solinas

“Devo dire che non è agevole dare giudizi su una legislatura appena iniziata. Certamente il ritardo nella formazione della Giunta, ma anche la nomina dei vari Direttori Generali, non ha consentito di mostrare ancora risultati apprezzabili. Gli interventi devono essere concentrati sulla risoluzione del problema legato alla continuità territoriale. Molto importanti sono le iniziative relative all'indipendenza energetica della Sardegna. La situazione di emergenza sociale ed economica della nostra isola ci pone di fronte alla necessità di intervenire subito, nel comparto agro-pastorale per la difesa del lavoro dei pastori ma per la valorizzazione di tutto il settore agricolo isolano e della sua filiera quale pilastro portante dell'economia sarda. Vorrei che intervenissero rapidamente sulla questione dell'abbandono scolastico e dei bassi livelli di scolarizzazione e istruzione che ci pongono in fondo alla classifica delle Regioni Europee. Tuttavia sarà utile attendere ancora qualche mese e si potrà tracciare un quadro più completo dell'attività di questa amministrazione Regionale. Una cosa che vorrei sottolineare è che la campagna elettorale del Presidente Solinas ha puntato sulla realizzazione della zona franca, strumento utile per consentire alla Sardegna di avviare un nuovo sviluppo economico riducendo il suo divario competitivo. Non mi pare che la Giunta Regionale abbia dato quell'impulso necessario all'applicazione del decreto legislativo 75/98 relativo alla creazione ed attuazione dei punti franchi previsti”.

2) Parliamo della 195: finalmente qualcosa si è mosso. Quali potrebbero essere i vantaggi?

“I vantaggi sono fondamentali e strategici. La zona Sud-Occidentale è caratterizzata da insediamenti produttivi di altissimo valore, quali il comparto industriale e turistico, e le infrastrutture necessarie e funzionali al raggiungimento di elevati livelli di produttività, sono totalmente carenti ed inadeguate. Queste condizioni impediscono al territorio di svilupparsi e di migliorare la qualità della vita di coloro che vi abitano. Penso, soprattutto, ai cittadini che si spostano quotidianamente per recarsi al proprio posto di lavoro o per raggiungere qualunque altra destinazione e che sono obbligati a percorrere la strada in condizioni di sicurezza non ottimali. Quindi il completamento della 195 è assolutamente strategico e non rinviabile proprio perché necessario a garantire l’incolumità e la sicurezza dei cittadini, ma soprattutto perché è un elemento fondamentale per lo sviluppo e la tenuta economica e produttiva di questo territorio”.

3) Il sito archeologico di Nora: quali sono e quali saranno le attività per la completa valorizzazione?

“Un giacimento culturale di notevolissima importanza e bellezza. La zona archeologica non è un monumento dai contorni ormai definiti ma è in continua evoluzione: la sua unicità e il suo esistere non si limita all’esposizione delle bellezze che sono state rinvenute e che sono diventate di importanti studi scientifici, ma è un sito attivo tanto che, tutti gli anni, le campagne di scavo portate avanti dalle diverse Università fanno riaffiorare testimonianze e reperti di inestimabile valore. L'amministrazione comunale sostiene le campagne di scavo, condotte di concerto con la Soprintendenza e il Ministero dei Beni culturali, e valorizza il sito, attraverso un miglioramento dei servizi da offrire ai turisti in termini di accessibilità, fornendo nuovi strumenti tecnologici quali app, visori ottici, che ci consentono di fruirlo in modo diversificato. Stiamo lavorando e investendo in questi processi di miglioramento della comunicazione e della promozione per farlo conoscere in tutte le parti del mondo. Nora necessità di una riqualificazione complessiva: infatti il Parco Archeologico di Nora è stato inserito tra i progetti che abbiamo presentato al Governo Conte, nell’ambito del progetto "Contratto Istituzionale di Sviluppo" che stiamo seguendo da circa due anni con l'ausilio anche della società Invitalia. Un progetto di riqualificazione di oltre 12 milioni di euro che riguarda la sistemazione del sito, in ordine ad una maggiore accessibilità e fruibilità nonché alla realizzazione di un punto d accesso più adeguato con biglietteria e servizi annessi ma soprattutto nuove sale espositive, piccoli laboratori e un piccolo museo multimediale dove i visitatori possano vivere un'esperienza straordinaria”.

 4) Pula è uno dei centri del Sud Sardegna ad alta attrazione turistica: che vantaggi ha per il suo territorio?

“I vantaggi sono altissimi, tuttavia è necessario che non ci si concentri su un settore produttivo, non possiamo focalizzarci solo sulla valorizzazione del turismo balneare. La Sardegna, in particolare, il nostro territorio, offre delle opportunità straordinarie sia per quanto riguarda i siti culturali e marini, ma anche quelli montani. È evidente che il turista, oggi, non è più interessato solo alla stagione balneare, ma vuole vivere un’esperienza diretta sul territorio. È necessario valorizzare anche i percorsi montani: stiamo cercando di farlo attraverso il parco di Gutturu Mannu e quindi la infrastrutturazione dei percorsi e sentieri naturalistici che possono attrarre un turismo non concentrato sulla stagione estiva, ma che si sviluppa in modo ottimale nei mesi di spalla tra novembre e marzo. Un altro filone può essere quello dell’agroalimentare, delle tradizioni e dell’identità sarda, attraverso l’organizzazione di eventi che facciano conoscere a turisti e visitatori le peculiarità locali, il ritmo, la qualità e i modelli del vivere in Sardegna che appartiene al segmento del turismo esperienziale che è sempre più richiesto. Credo che Pula abbia le carte in regola per offrire servizi di questo tipo”.

5) Vicenda Puc e la vostra diatriba con la Regione: a che punto siamo?

“Una vicenda spiacevole che avremo voluto che non si verificasse anche perché con la Regione abbiamo sempre mantenuto rapporti di proficua collaborazione inter istituzionale. L’atto del 23 dicembre, che dispone il commissariamento dell’Ente in ordine al completamento del Puc, non è stato certamente gradito perché è lesivo della nostra autonomia e della nostra prerogativa decisionale in termine di pianificazione territoriale. Lo riteniamo un atto illegittimo e profondamente sbagliato  in merito ai rapporti tra Regione ed Enti locali. che dovrebbero basarsi sulla reciproca collaborazione e non su processi di tipo sanzionatorio. Abbiamo ritenuto necessario doverlo comunicare ai cittadini attraverso un’assemblea pubblica perché non volevamo che venisse considerato dalla comunità come un mero atto burocratico tra Regione ed Ente locale, soprattutto perché è rivolto solo al nostro Ente e non anche agli oltre 320 Comuni che sono nelle nostre medesime condizioni. È un fatto di una gravità inaudita, mai accaduto nella storia della Sardegna, e rappresenta un atto di prevaricazione della sovranità del Consiglio comunale, unico organo deputato a decidere sulla pianificazione del proprio territorio, che lede l’autonomia decisionale della nostra comunità. Il 9 gennaio 2020 abbiamo ricevuto il decreto di nomina del Commissario ad acta se consideriamo che la notizia l’abbiamo appresa alla vigilia di Natale, esclusivamente dagli organi di stampa. Fino al 9 gennaio, infatti, non avevamo contezza di quanto avesse disposto la Regione nei confronti del Comune. Il decreto firmato dal presidente Solinas che nomina l’architetto Francesco Cilloccu, quale commissario che dovrebbe completare l’elaborazione del nostro piano urbanistico, ci impedirà di continuare il complesso lavoro iniziato diverso tempo fa. Il nostro piano urbanistico è in una fase avanzatissima, e abbiamo comunicato all’assessorato competente il cronoprogramma secondo il quale il Puc sarebbe stato completato entro il mese di aprile 2020, non ricevendo tuttavia disponibilità in tal senso. Pur nel rispetto del consueto garbo istituzionale e nella continua ricerca di un dialogo costruttivo con la Regione, ci opporremmo fermamente a questo decreto di nomina del commissario, che è sostitutivo dei poteri decisionali che sono prerogativa esclusiva del nostro comune, prerogativa che non intendiamo cedere alla Regione”.