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Pd e M5s sono alla ricerca del nuovo candidato in vista delle elezioni in programma il 20 settembre, per l'assegnazione del seggio in Senato rimasto vacante dopo il decesso di Vittoria Bogo Deledda, esponente pentastellata morta lo scorso marzo. A Palazzo Madama il governo Conte ha una maggioranza sempre più debole, per questo urge un accordo fra le parti per non avvantaggiare l'altro fronte, favorito dai sondaggi.
Entrambe le parti, al momento, non hanno grandi nomi da proporre per poter correre da soli. Il Movimento spera in un ritorno in scena di Alessandro Di Battista, che riporterebbe una ventata di entusiasmo in un partito che ha perso i fasti di un tempo. Dai più è considerata utopia, così come la candidatura del premier Conte, prospettata nelle scorse settimane. Anche sul fronte democratico regna l'incertezza. Nel Sassarese i nomi più quotati sono quelli di Silvio Lai e Gianfranco Ganau, entrambi sconfitti alle politiche del 2018, mentre in Gallura si parla di Carlo Careddu e Giuseppe Meloni.
All'identikit tracciato da Pd e Cinquestelle, rispondono principalmente due nomi: Massimo Carpinelli, rettore in scadenza dell'Università di Sassari, che gode dell'apprezzamento di entrambe le parti; Paolo Manca, che, dopo una lunga gavetta negli alberghi di famiglia, nel 2015 è diventato presidente di Federalberghi Sardegna. Manca piace ed è stato il portavoce dei recenti attacchi indirizzati alla Giunta regionale di centrodestra, accusata di assenteismo e di scarso supporto alle attività.
Nel frattempo proprio il centrodestra avanza lamentele perché senza l'accorpamento di suppletive e amministrative, la bassa affluenza privilegerebbe il centrosinistra. Il profilo più gettonato è quello di Antonello Peru, passato da Forza Italia a Ud-Cambiamo!. Il consigliere regionale potrebbe sbrogliare una situazione complicata nel Sassarese, dove la coalizione vive un momento delicato, e inoltre libererebbe un seggio in via Roma.
Nome caldo anche quello di Giuseppe Fasolino, assessore regionale alla Programmazione. Altri papabili, il presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, e il capogruppo della Lega, Dario Giagoni. Non resta che attendere che ognuno scopra le proprie carte.