“La notizia di stampa relativa alla sentenza del Tribunale di Roma che riconosce la legittimità delle azioni legale e dei diritti fatti valere dal Comune di Alghero con la conseguente compensazione dei costi per chiusura anticipata dei derivati fatti sottoscrivere dalla BNL al Comune di Alghero nel 2004, è davvero una buona notizia”.

A questa la posizione dell’ex Sindaco di Alghero, Stefano Lubrano, che aggiunge: “È la conclusione di un percorso molto delicato che si basava sulle considerazioni fatte da un advisor ingaggiato nella prima parte del 2012 dall’allora commissario Casula e che ha visto la Giunta guidata dal sottoscritto definire e attuare l’operazione che oggi ha sancito un grande successo per il Comune di Alghero, ma anche fa scuola per eventuali altre cause similari portate avanti da tanti altri Comuni che allora decisero, improvvidamente, di utilizzare una finanza ad alto rischio con i soldi dei cittadini”.

“Nel marzo del 2013 – sottolinea Lubrano – infatti con delibera di Giunta n°64 si indicava all’allora dirigente del settore, dott.ssa Francesca Valentina Caria, di avviare le pratiche per l’estinzione anticipata dello swap in questione, dirigente che con determina n.308 operava immediatamente tale azione e contestualmente, sempre secondo le indicazioni di Giunta, avviava una trattativa extra giudiziale con la controparte con l’obiettivo non solo di non versare i 364 mila euro previsti come penale, importo che infatti non fu mai versato, ma anche di farsi restituire l’importo di circa 900 mila euro quali commissioni occulte non dovute negli anni precedenti”.

“Dal momento che la banca – così ancora l’ex primo cittadino – non concordava con le nostre tesi,  si decise con delibera di Giunta n° 166 del novembre 2013 di avviare un’ azione legale contro la BNL presso il Tribunale civile di Roma, azione che venne ufficialmente formalizzata ad inizio 2014 dal commissario Scano. Le varie fasi di queste vicende ebbero più di un incomprensibile ostacolo, con prese di posizione al limite della diffamazione contro la mia persona, da parte di esponenti della allora maggioranza di centro sinistra che mi sosteneva, e i cui indegni comunicati trovano oggi risposta nel risultato sancito oggi in sede legale”.

“Penso che anche in questo caso – rimarca –, come in molti altri casi, venne fatto un grande lavoro di concerto con l’assessore dott.ssa Giampaola Scanu, la già citata dirigente Francesca Caria, gli uffici del settore finanze del Comune di Alghero. Si lavorò in silenzio, con costanza, evitammo che il desiderio di divulgazione di informazioni confidenziali da parte di qualche esponente della sinistra desse alla controparte armi per vanificare le nostre azioni e per contro ricevemmo denigrazioni e insulti proprio da chi avrebbe dovuto sostenerci non solo politicamente, perché era uno dei punti fondanti del nostro programma elettorale, ma anche umanamente perché stavamo facendo una cosa giusta per la città”. 

“Forse oggi leggeremo, con una certa qual tristezza, – conclude – dei tentativi di alcuni politici locali di mettersi medaglie che non meritano, a conferma che si è davvero perso il senso di una onestà politica che dovrebbe invece essere elemento fondante del farsi carico di una comunità”.