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Roma, 13 apr. (Adnkronos) - "Una scelta unilaterale di Calenda". Così da Italia Viva si commentano all'Adnkronos le parole del leader di Azione che ha definito "morto' il progetto del partito unico. "Noi siamo pronti a lavorare fino all'ultimo e lo stavamo facendo mentre Calenda se ne è uscito con quelle dichiarazioni", spiegano parlamentari renziani.
Da Iv si ricordano i passaggi delle ultime ore. "Ieri alla riunione c'era accordo su tutto tranne che su due punti: la questione dei soldi con la nostra proposta, riteniamo condivisibile, di dividere a metà tutte le spese e poi il punto della Leopolda che francamente è inaccettabile. Ci siamo lasciati, dopo la riunione, con l'accordo di tenere bassi i toni e poi Calenda esce e spara a zero. Stamattina sui social lo stesso" mentre Matteo Renzi, si sottolinea, ha risposto "con toni distensivi".
Quindi si arriva all'aula stamattina in Senato. "Abbiamo ascoltato Calenda e poi lui se ne è andato di fretta e furia. Siamo rimasti in aula tutti insieme a discutere di come ricomporre e aggiustare il documento e mentre lo facevamo Calenda fa quelle dichiarazioni...". Il sospetto, argomentano i renziani, è che il leader di Azione avesse già deciso di rompere e per un motivo: il timore di perdere il congresso se si fosse candidato Luigi Marattin. "Il sospetto c'è. Dice che Iv non si scioglie? Ma se abbiamo detto che il 30 ottobre Italia Viva si scioglie chiunque vinca il congresso. C'è la data di scadenza come lo yogurt...".