"Quello che dico a chi è indeciso, a quelli che sono arrabbiati, a quelli che pensano che la loro voce non conti è che il cambiamento si può fare. E quale miglior cambiamento di una donna prima presidente della Regione Sardegna?".

È entusiasta Alessandra Todde all'arrivo alla Fiera di Cagliari per l'evento di chiusura della sua lunga campagna elettorale. È l'appello che ripeterà anche dal palco, davanti a una platea di oltre mille sostenitori, tra bandiere Cinquestelle e del Pd, che attendono di ascoltarla.

"Metà dei sardi non sta più andando a votare - sottolinea - ma i sardi non stanno bene e non andare a votare significa semplicemente dire: 'continuate a fare il disastro che avete fatto'. Io credo che il centrodestra, anzi la destra che è al governo in questo momento in Regione, stia sperando che i sardi non vadano a votare, per poter continuare esattamente come hanno fatto negli ultimi cinque anni. Se i sardi vogliono un cambiamento devono prendere coraggio, andare a votare e ritirare fuori l'orgoglio di voler vivere con dignità nella loro terra".

Su Renato Soru la linea è sempre quella: "Lui si prenderà le sue responsabilità, onestamente io credo che lui sia emerso negli ultimi mesi, ci sono tutte le forze politiche che hanno fatto resistenza a questa giunta negli ultimi cinque anni e io credo che l'alternativa si costruisca con lavoro, con coerenza e con credibilità, non facendo prevalere l'ego prima della campagna elettorale".

Domani si riposerà? "Domani sarò con la mia famiglia, con mia sorella e i miei nipoti che sono venuti da Milano e con mia madre e credo che sia assolutamente importante anche riappropriarsi delle cose belle che chiaramente durante questa campagna ho trascurato. E se riesco andrò un'ora dai miei cavalli".

Il M5s in Sardegna esulta per la sua candidata, che del movimento è stata vice presidente: i volti dei dirigenti locali in platea non nascondono la commozione, come quella non trattenuta del senatore e coordinatore regionale Ettore Licheri, tra gli artefici della scalata dell'ex vice ministra dei governi Conte e Draghi.

Prima dell'intervento della candidata dell'alleanza Pd-M5s, sul palco si avvicendano per gli ultimi appelli al voto i rappresentanti delle dieci liste a sostegno dell'aspirante prima donna presidente della Regione Sardegna, in un ordine ben definito. Penultimi prima di lei Ettore Licheri insieme a Franciscu Sedda, leader degli indipendentisti di A Innantis, poi a chiudere spazio al Pd, con il segretario regionale Piero Comandini.

Esorta i suoi sostenitori a utilizzare l'ultimo giorno per convincere gli indecisi, Alessandra Todde, che sul palco per il gran finale vuole accanto sua madre Cecia e sua nipote Francesca, "che - racconta - studia fuori ma vorrebbe tornare in Sardegna". "Qui c'è il passato, il presente e il futuro, tre donne nuoresi determinate", ha sottolineato salutando la platea di oltre mille persone.