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Archiviata la pratica elezioni regionali, smaltita la “sbornia” post-vittoria e messe a tacere le polemiche legate ai riconteggi, Alessandra Todde lavora per definire la squadra che governerà la Sardegna nei prossimi cinque anni.
Impazza in questi giorni il toto-Giunta, con analisti e commentatori che provano a ipotizzare i profili dei dodici nuovi assessori sardi a partire dall’assunto solitamente condiviso che i gruppi di maggioranza hanno diritto a una delega ogni tre consiglieri eletti. Secondo quanto indicato dalla neogovernatrice, non sarà una Giunta di “professori”, si cercherà di evitare il più possibile il doppio incarico consigliere-assessore (individuando dunque anche figure esterne all’assemblea) e almeno cinque componenti dovranno essere donne.
PD. Il numero più alto di caselle da riempire spetterà al Partito democratico, che con il 13,8% ha confermato la sua leadership all’interno del Campo largo eleggendo 11 consiglieri regionali. Ai dem spetterebbero quattro assessorati oltre alla presidenza del Consiglio per la quale il nome più forte è quello del numero uno del partito nell'Isola Piero Comandini. Un ruolo di peso in Giunta – forse addirittura la vicepresidenza – spetterebbe al gallurese Giuseppe Meloni, segretario dem e protagonista assoluto nella sua circoscrizione. Altre suggestioni in casa Pd riguardano Gianfranco Ganau, medico sassarese ed ex presidente del Consiglio regionale, e le consigliere cagliaritane Anna Maria Busia e Camilla Soru.
TODDE. La governatrice, visti i risultati di lista e l’importante risultato personale ottenuto rispetto alla coalizione, potrebbe rivendicare per sé l’affidamento di due incarichi se non addirittura tre.
M5S. Il Movimento 5 Stelle, seconda forza della coalizione col 7,8% dei voti, manda a Cagliari sei consiglieri e dovrebbe avere dunque diritto a due deleghe. La sassarese Desirè Manca, che ha ottenuto oltre 8mila preferenze, è la consigliera più votata nell’Isola e potrebbe ambire anche alla presidenza del Consiglio. Qualora il Pd non cedesse su un incarico così prestigioso, avrebbe comunque la precedenza sui colleghi di partito per un ruolo di punta nell’Esecutivo.
ALTRI GRUPPI. Una casella, poi, potrebbe spettare ad Alleanza Verdi Sinistra (4,7% il 25 febbraio e quattro consiglieri) con la cagliaritana Maria Laura Orrù e il sassarese Antonio Piu in testa per un incarico. Tre consiglieri a testa col 3% delle preferenze totalizzate per Progressisti, che qualora portassero a casa una delega puntano su Francesco Agus; Sinistra Futura (potrebbe esserci una chance per il sulcitano Luca Pizzotto o per la sindaca di Guasila Paola Casula), e Orizzonte Comune che vede nel fondatore Franco Cuccureddu il proprio nome di punta.
Fuori dai giochi, salvo sorprese, i socialisti (1,7%) con appena due eletti in Consiglio.