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Ancora caos trasporti in Sardegna. Stavolta è il turno del Consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle, Roberto Li Gioi, che chiama in causa la compagnia aerea Air Italy.
“Getti la maschera. È giunto il momento di svelare i piani aziendali e rompere questo silenzio che sta mettendo a rischio il diritto alla mobilità dei sardi e la continuità di oltre 500 posti di lavoro”, queste le sue parole dopo aver anche ricordato il fatto dei giorni scorsi dopo che un aereo della stessa compagnia ha effettuato un atterraggio d’emergenza per la presenza di fumo all’interno della cabina.
Situazione che si è ripetuta: “L’aeromobile coinvolto – dichiara il Consigliere galluerese – ha presentato un identico problema e il volo è stato addirittura coperto con il noleggio di un vettore dell’Air Bulgaria. È inconcepibile, vergognoso e preoccupante che Air Italy non disponga di aeromobili di riserva da utilizzare in casi come questi, trovandosi costretta a ricorrere a costosi noleggi quando, ricordiamo, i numeri del bilancio del 2018 hanno evidenziato un deficit che supera i 160 milioni di euro” .
“Abbiamo appreso inoltre – ha sottolineato – che i vertici della compagnia ex Meridiana stanno convocando un Consiglio di amministrazione ogni 40 giorni circa, ciò significa che stanno navigando a vista in una situazione di totale confusione e ancora senza che ci sia uno straccio di piano industriale. Questo è il quadro sempre più allarmante in questi mesi già segnati da una continuità territoriale agli sgoccioli in attesa di un nuovo bando”.
“Non solo – ha rimarcato Li Gioi – sembrerebbe che Air Italy si stia attivando per svolgere l’attività di maintenance nel vecchio hangar della base olbiese, che non rispetta i canoni di sicurezza, pur in presenza di un hangar nuovo immediatamente disponibile. Una scelta incomprensibile che chiediamo venga chiarita”.
“Air Italy, come sappiamo, – conclude – ha già rinunciato a volare da Alghero per un problema di costi nel periodo in cui l’aeroporto Costa Smeralda sarà chiuso per i lavori di allungamento della pista. Inoltre, di fronte alla proposta di una nuova continuità avanza dalla Regione ha risposto con un silenzio assordante che fa ulteriormente aumentare la preoccupazione. È ora che Air Italy getti la maschera, e al di là dei proclami di marketing ci dica quali sono le sue reali intenzioni, quale l’importanza riservata alla Sardegna e soprattutto quale futuro attende i lavoratori”.