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“Purtroppo il nuovo assessore dei trasporti s’è rivelato degno successore dell’assessore Deiana, privilegiando la propaganda rispetto ai fatti concreti.” Così il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde commenta le dichiarazioni di fine anno dell’assessore Careddu.
Quest’ultimo in un'intervista a La Nuova Sardegna ha annunciato che il futuro del sistema aeroportuale sardo è nella gestione unica del tre scali dell'Isola. "Serve un sistema unico aeroportuale - si legge nell'intervista -. Un ente di governo che sappia gestire con un'unica regia i tre scali, e abbia una visione unitaria, anche dal punto di vista commerciale. Inutile che le società di gestione vadano da sole. Ci deve essere uno sguardo di insieme".
L'idea dell'esponente della Giunta, che ha ereditato dal predecessore Massimo Deiana l'onere di scrivere il nuovo bando per la continuità territoriale aerea dopo la bocciatura dell'Ue sulla gara che sarebbe dovuta essere aggiudicata a novembre scorso, è quella di creare "una holding o un'unica società di gestione per i tre aeroporti. Pensiamo a un protocollo di intesa condiviso e a una data finale per chiudere il percorso".
Poi resta da collegare tra loro i tre aeroporti di Cagliari, Alghero e Olbia, non solo con le strade, come si sta facendo con i lavori della Sassari-Olbia, ma anche attraverso i treni. Per dare una spinta a tutto questo Careddu punta sul nuovo Piano dei trasporti. "Ne ho parlato in commissione. Dal presidente Antonio Solinas a tutti i componenti hanno votato un documento all'unanimità. È stato creato un emendamento alla finanziaria che individua le risorse per il Piano".
Dopo queste dichiarazioni, dunque, il consigliere regionale di Forza Italia Marco Tedde attacca: “Eravamo fiduciosi che il silenzio di Careddu fosse dovuto al fatto che stesse lavorando lontano dai riflettori. E che lo scivolone suo e di Pigliaru nella firma del Piano Straordinario di Mobilità Turistica che non prevede il porto di Porto Torres e l'aeroporto di Alghero fosse dovuto a inesperienza o distrazione. Ora, a sette mesi circa dal suo insediamento, alla sua prima uscita pubblica significativa, abbiamo invece capito che aveva ben poco da dire.”
Secondo l’ex sindaco di Alghero anche Careddu, come Pigliaru e Deiana, si ostina a parlare genericamente di regia aeroportuale regionale senza specificare in cosa consista e, soprattutto, qual è a suo modo di vedere la “mission” dei singoli aeroporti. “A meno che -attacca Tedde- la Giunta Pigliaru non tenga sottotraccia il suo disegno per nascondere ulteriori marginalizzazione dell’aeroporto di Alghero.” Sulla CT2, bloccata da Pigliaru e Deiana nell’ottobre del 2014, secondo Tedde Careddu dimostra di non avere un’idea nitida e chiara di come procedere. “Limitarsi a parlare per la CT2 di tariffe agevolate solo per i residenti è continuate a macinare acqua dopo 38 mesi dal blocco del bando.” E per il bando della CT1 -che col flop del bando su Cagliari e la censura della Commissione Europea per aiuti di stato ha plasticamente rappresentato il fallimento delle politiche trasportistiche della Giunta Pigliaru- secondo il Vicecapogruppo di FI si profila la ragionevole certezza che verranno sforati i termini. “Ancora non è arrivato il placet della Commissione Europea. Una volta ottenuto l’assenso Europeo sugli elementi strutturali del bando bisognerà convocare la conferenza di servizi con Enac e Ministero per poi scrivere in concreto il bando e ottenerne la pubblicazione da parte di Bruxelles. Tutto questo accade nonostante la Giunta abbia consegnato le sorti della continuità territoriale a una costosa consulenza di un professionista romano. È evidente -denuncia Tedde- che se non arriverà una forte accelerazione per il procedimento verrà sforato il termine della proroga della CT1 a giugno 2018 concesso da Delrio”.
Secondo Tedde, la necessaria presa d’atto dell’inconcludenza di Careddu costringe i sardi a fare il parallelo con il suo predecessore Deiana “passato agli annali della politica sarda per essere stato premiato col ruolo di vertice dell’ente di governo dei porti sardi per avere affossato e svenduto l’aeroporto di Alghero, che ha perso 361 mila passeggeri nei primi 11 mesi del 2017, per il flop della continuità territoriale su Roma e Milano, per avere bloccato la continuità territoriale sulle rotte minori e avere inaugurato la stagione dei costosi treni lumaca. Siamo alla definitiva certificazione della Caporetto sarda della mobilità e dei trasporti -chiude Tedde- che i sardi ricorderanno quando a marzo saranno chiamati alle urne”.