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Un tempo erano una presenza familiare nelle case dei contadini e dei pastori della Sardegna rurale: animali utilizzati per i lavori nei campi o impiegati nel trasporto della legna e del latte. Oggi, nell’era dei social e delle relazioni virtuali, rischiano invece l’estinzione. Un rischio che il Consiglio regionale vorrebbe scongiurare. Alcuni consiglieri del centrodestra, prima firmataria Sara Canu dei Riformatori, hanno depositato una proposta di legge per la tutela e la valorizzazione del cavallino della Giara, dell’asino sardo e dell’asinello bianco dell’Asinara. Elenco che sarà allargato anche al cavallino del Sarcidano, altra specie autoctona meritevole di attenzione.
"Con questa iniziativa vogliamo difendere prima di tutto la biodiversità della Sardegna – ha detto Sara Canu – questi animali appartengono a specie uniche al mondo e rappresentano un pezzo importante della nostra identità. La loro tutela e valorizzazione potrebbe aprire importanti opportunità di lavoro e di crescita per l’Isola. Asinelli e cavallini sono già utilizzati nei percorsi di ippo e onoterapia, la loro presenza nel territorio costituisce inoltre un elemento di forte attrattiva per i turisti".
Attualmente in Sardegna sono presenti circa 550 esemplari di cavallini della Giara e 579 di asino sardo. Nell’Isola dell’Asinara vivono invece solo 130 asinelli bianchi.
"Vogliamo promuovere la conservazione della specie e la sua tutela genetica – ha proseguito Canu – per raggiungere l’obiettivo prevediamo l’istituzione di un’anagrafe regionale degli animali a rischio estinzione".
Alla conferenza stampa di presentazione della proposta di legge hanno partecipato alcuni sindaci dell’Alta Marmilla e del Sarcidano nei cui territori ricade l’altopiano della Giara, habitat naturale dei cavallini. I primi cittadini di Setzu, Genoni e Gesturi hanno espresso soddisfazione per l’iniziativa consiliare auspicando il pieno coinvolgimento dei comuni e delle popolazioni locali.
"Proprio a loro è rivolta questa legge – ha detto il consigliere dei Riformatori Michele Cossa – questa iniziativa rientra a pieno titolo nelle azioni di contrasto allo spopolamento. Dalla tutela degli asinelli sardi e dei cavallini potranno nascere nel territorio tante piccole iniziative. Dall’allevamento a fini riproduttivi all’ippoterapia, fino alla produzione di latte per alimenti o prodotti per la cosmesi. Ci auguriamo che questa proposta venga condivisa da tutte le forze politiche e approvata al più presto dal Consiglio regionale".