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“Una serie infinita di spot elettorali, di promesse, di date presunte in cui dovrebbero avvenire fatti che invece mai accadono e tutto resta immobile. Nonostante il susseguirsi di annunci privi di riscontro pratico, proseguono senza vergogna le dichiarazioni del Presidente Solinas lontane dalla realtà. A tale proposito ricordo che il 3 ottobre scorso il Governatore e l’assessore regionale al Bilancio annunciarono che entro questo mese il Consiglio regionale avrebbe discusso l’assestamento di Bilancio che avrebbe ricompreso ingenti somme da destinare a misure economiche in favore di imprese e famiglie in difficoltà”.
“A fronte di ciò, sottolineo che ad oggi, 15 ottobre, non sono state nemmeno convocate le Commissioni in cui dovrebbe essere esaminata preventivamente la manovra, che quindi rimane ancora completamente sconosciuta”.
“Ma a preoccupare maggiormente è l’aspetto che riguarda le tempistiche, perché anche se la variazione di Bilancio arrivasse in Aula per il mese di novembre, infatti, la maggior parte dei finanziamenti andrebbe persa in quanto non ci sarebbero i tempi tecnici per la spendita dei soldi”.
Queste le dichiarazioni della consigliera regionale del Movimento 5 stelle Desirè Manca che aggiunge: “Oggi anche Confartigianato ha lanciato un appello per denunciare la grave situazione economica in cui versano 35 mila imprese sarde. Il caro energia e il caro materie prime sta portando sull’orlo del baratro le famiglie e di fronte a questo quadro desolante il Consiglio regionale anziché lavorare incessantemente per trovare soluzioni non esamina questi aspetti da mesi”
“La realtà è che il Consiglio regionale quest'anno non ha lavorato per quasi quattro mesi, la variazione di Bilancio infatti, stando alle precedenti promesse del Presidente Solinas, era attesa in Aula per il mese di maggio”.
“Oggi arriverebbe in Consiglio con cinque mesi di ritardo. Un tempo lunghissimo che se risparmiato avrebbe potuto permettere davvero di fare la differenza per famiglie, imprese, medie piccole e grandi, agricoltori e pastori che oggi fanno i salti mortali e che non sanno come potranno affrontare l’inverno che si preannuncia gravemente fosco. Bollette, carburanti, generi alimentari, e combustibili per il riscaldamento hanno raggiunto cifre folli e inimmaginabili, e le promesse non bastano più”.