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“Ancora oggi, dopo anni di vertenze, manifestazioni e scioperi da parte dei lavoratori che, giustamente, chiedono di essere pagati, a intascare i soldi è sempre e soltanto la famiglia Randazzo. Il sacrificio più grande viene chiesto ai dipendenti, che non sanno come pagare affitti, bollette, né come fare la spesa. Questa strada non è più percorribile. La Sanità sarda deve cambiare rotta. Voglio ricordare al Governatore e all’assessore Nieddu che l’art 1676 del codice civile, impone all’appaltante, in caso di morosità dell’appaltatore, di pagare direttamente i lavoratori. Una materia sulla quale si sono già espressi Tar e Consiglio di Stato”.
Questo il richiamo della consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Carla Cuccu, (segretaria della Commissione Sanità e prima firmataria di un’interpellenza sulla vertenza Aias) in vista della giornata di domani.
“Medici, infermieri, Oss, intere categorie di lavoratori si trovano in una situazione di estrema sofferenza finanziaria. I lavoratori sono stanchi di sentirsi dire che devono pazientare, che devono aspettare l’esito del tavolo tecnico. Sono d’accordo con il coordinamento Usb sul fatto che la Regione debba rivedere l’accordo in essere e dettare condizioni più rigide all’Assistenza italiana spastici”.
“Vorrei sapere – continua Cuccu - quali sono i tempi che l’assessore Nieddu e il presidente della Regione intendono rispettare per arrivare alla chiusura del tavolo tecnico. Non solo: assieme ai lavoratori e ai sindacati, chiedo di poter avere garanzie sull’affidabilità dell’Aias alla luce dell’ultimo incontro, nel quale, la dirigenza non ha presentato la documentazione richiesta imponendo di fatto un ulteriore e dannosissimo rinvio dei lavori”.
Ultima richiesta della consigliera dei Cinquestelle, ma non in ordine di importanza: “Vorrei sapere in che modo Regione e Aias intendano occuparsi di tutti quei lavoratori ai quali l’Aias non ha rinnovato il contratto e che oggi si trovano disoccupati”.