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Vertenza latte ancora alla ricerca di una soluzione che, purtroppo, tarda ad arrivare. Un’annosa vicenda che contrappone, ormai da un anno, i pastori, che hanno manifestato anche il loro malessere con lo sversamento di latte nelle strade, e gli industriali. Il nodo della questione? Il prezzo al litro.
Una querelle che ha animato, in tutti questi mesi, la classe politica sarda, e non solo. Sulla questione è intervenuta la Consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, Carla Cuccu che ha parlato della vertenza pastori come “Un’opera incompiuta”.
“La politica sarda – queste le sue parole – parrebbe essere sorda e cieca. Il Consiglio Regionale è rimasto inerme davanti alle richieste dei pastori, tuona la Cuccu. Eppure, l'intero comparto dovrebbe essere uno dei pilastri dell'economia regionale. Quell'economia identitaria, tanto sbandierata in campagna elettorale ma, poi, rimasta lettera morta. È trascorso oltre un anno, ma la situazione è allo stato iniziale, i pastori sardi sono nelle medesime condizioni dell'anno scorso. Un gioco dell'oca inarrestabile".
“Quanto, finora, offerto nelle trattative ministeriali, è un unico prezzo concordato; e così, si fa cartello ignorando le indicazioni dell'Agcom. La giunta regionale – ha aggiunto la Cuccu – agisce in continuità, nell'inadeguatezza della politica regionale precedente. Oggi, il prezzo pagato per il latte ovino arriva ad 80 centesimi; ben al di sotto dei costi di produzione e non è stato risolto il problema sulle eccedenze del pecorino romano da destinare agli indigenti. Non si è cambiato il sistema che genera il prezzo del latte e nemmeno i poteri instabili della filiera”.
“Ad oggi non c’è un prezzo del latte equo. È urgente concludere il percorso intrapreso nei tavoli Ministeriali", esorta la consigliera, "per consentire la risalita del prezzo del pecorino romano. I pastori devono avere la giusta remunerazione ed il rilancio della filiera”, questa ancora la sua denuncia.
“Urge la messa in campo di tutti gli strumenti possibili e che si delinei un percorso che dia nuovamente serenità al mondo delle campagne I pastori devono avere la giusta remunerazione ed il rilancio della filiera – sottolinea la Consigliera pentastellata-. La tracciabilità di tutta la filiera lattiero-casearia, grazie soprattutto al M5S, oramai è legge nazionale; ecco perché' siamo in attesa della conclusione della conferenza Stato Regioni affinché cominci, immediatamente, la registrazione del latte per la campagna latte 2020 che è uno dei nuovi strumenti che renderà possibile programmare la produzione in base alle richieste di mercato”.