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“Ogni iniziativa a favore del comparto ovicaprino sardo è meritevole di elogio per lo stimolo che offre alla discussione sulla questione latte e per mantenere alta l’attenzione della politica”.
Sono queste le parole pronunciate dall’assessore regionale dell’Agricoltura, Gabriella Murgia, sulla proposta di legge presentata dal consigliere regionale Giuseppe Talanas, illustrata nei giorni scorsi a Nuoro.
“Il nostro comparto ovicaprino, con il suo sistema di piccole e medie imprese collegate, è la maggiore industria della Sardegna – ha sottolineato l’esponente della Giunta Solinas – e va sostenuto con il massimo impegno non solo per il suo valore strettamente economico ma anche per contrastare lo spopolamento, presidiare il territorio e tutelare l’ambiente e il paesaggio rurale sardo. Secondo il consigliere Talanas, un ‘fermo’ ridotto nel tempo garantirebbe un doppio beneficio: un maggiore benessere degli animali, e quindi una migliore qualità del latte, e un aiuto ai pastori per destagionalizzare la produzione, oggi limitata a pochi mesi. Ricordo comunque che si tratta di una proposta, condivisibile o meno, e come tale sicuramente emendabile e migliorabile”.
“La sola riduzione di latte – ha aggiunto l’assessore dell’Agricoltura – non offre infatti la garanzia di un incremento del prezzo. Il settore sconta una serie di debolezze strutturali, a cominciare dall’eccessiva frammentazione, con la prevalenza di imprese che conducono allevamenti di piccole e piccolissime dimensioni. Condizioni che rendono impossibili economie di scala e non consentono di affrontare la variabilità dei costi di produzione, determinata anche dall’andamento dei mercati internazionali, e di avere un potere contrattuale adeguato con le industrie di trasformazione del latte”. E la Regione, quindi, “deve aggredire queste debolezze strutturali conservando il patrimonio ovicaprino, e non riducendolo, e favorendo le forme di aggregazione della produzione, che consentano di bilanciare i rapporti commerciali all’interno e all’esterno della filiera”.
Sull’altra proposta di legge per tutelare e valorizzare le tre razze bovine locali minacciate di abbandono, la Murgia ha sottolineato come questa “Ha un obiettivo nobile e condivisibile che a ben vedere è contemplato già dal Psr Sardegna 2014-2020. Un’ipotesi di intervento potrebbe essere quella di impiegare le risorse previste come finanziamento regionale integrativo del Psr, per ridurre i termini di attuazione dell’intervento in quanto già inserito all’interno di un programma vagliato e approvato dalla Commissione europea”.