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“Sulla vicenda Alan Kurdi, che ho testimoniato da vicino seguendo il tragitto della nave Ong battente bandiera tedesca lungo le coste sarde, sento la necessità di fare alcune osservazioni. Massima vicinanza alle forze dell'ordine che svolgono con professionalità il proprio lavoro. Uomini in divisa che gestiscono con abnegazione e spirito del dovere il proprio lavoro. Sempre dalla parte di donne, bambini e uomini oggetto di tratta come merce di scambio. In questa triste vicenda, ho in prima persona testimoniato che le condizioni meteo erano buone ed avrebbero concesso l'attracco in un porto sicuro della Corsica, territorio francese, in tempo ad anticipare il peggioramento del meteo, evidentemente mancando la volontà. I colonialisti francesi impongono le loro leggi in molte nazioni Africane ma si rifiutano di accogliere chi proviene da quelle stesse terre, voltando la testa dall'altra parte e lasciando ancora all'Italia, terra generosa, il peso di farsi carico di questi eventi. Lo sbarco di ieri da parte dell'Alan Kurdi non è il primo avvenuto in Sardegna, ad esempio solo nella giornata del 29 giugno 2017 furono 903 i "migranti" sbarcati dalla nave spagnola "la Victoria" al porto di Cagliari. La Sardegna, terra generosa, ma non sottomessa ai voleri altrui. Con i metodi legali, da Sarda, difenderò la mia terra ed il popolo sardo”. Lo precisa, in una nota, la consigliera regionale della Lega, Sara Canu (nella foto in alto).