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Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dalla festa dell'Unità di Modena lancia un chiaro messaggio agli alleati di governo del M5s. “Altro che subalternità. Dovremo ancora combattere perché siamo forze diverse. Sapevamo che il cammino era accidentato ma abbiamo combattuto. Non abbiamo paura di combattere. Lo faremo sulla sanità pubblica perché ancora dovete convincerci del motivo per il quale non ricorrere al Mes", ha dichiarato.
“Ai nostri alleati mi permetto di dire: basta con l'ipocrisia di essere alleati ma in televisione fare la parte degli avversari perché questo logora l'immagine di un'alleanza che deve essere unita da una missione, da un'identità. Siamo uniti non per occupare poltrone ma per realizzare un programma di rinascita dell'Italia”.
“Troppe classi dirigenti della politica, dell'informazione, dell'impresa e della cultura non hanno ancora capito che non è in gioco un'alleanza di governo, che ora vi divertite a picconare o il destino del Pd o di un leader, ma è in gioco la tenuta della nazione nei prossimi anni", prosegue l'attacco del numero uno dem.
E ancora: “Chiederemo rigore assoluto al governo che sentiamo nostro e sosteniamo ma ora dovremo dire basta ai troppi se, alle attese e ai ritardi. In questi ultimi giorni di campagna elettorale combattiamo con tutta la passione possibile e combattiamo uniti. Sono pronto a fare autocritica. Mi assumo tutte le mie responsabilità dei ritardi sull'innovazione del partito e chiedo scusa. Ma ora dico basta, vinciamo le elezioni, vada avanti chi merita e non chi è più fedele all'amico più potente all'interno del partito”.