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Torna la zona gialla in Italia con le riaperture del 26 aprile, e per Maria Stella Gelmini non saranno solo 11 le regioni che cambieranno fascia con misure e regole meno restrittive, ma "credo che forse ce ne sarà anche qualcuna in più". Questo quanto affermato dal ministro per gli Affari regionali, intervenuta a Rtl 102.5. "Questo ci rallegra - ha aggiunto - perché significa che c'è una riduzione dei contagi, dell'occupazione delle terapie intensive e che l'Rt è stabilmente sotto l'1, ma non è un liberi tutti, lo ribadisco perché abbiamo già commesso errori in buona fede in passato, passando da ondata all'altra"
Per quanto riguarda il coprifuoco ancora fermo alle 22, "evoca brutte cose e non vediamo l'ora tutti noi di allungare l'orario e di poterlo poi abolire, ma tutto si tiene in una gradualità e in una progressività. Noi abbiamo proposto alle 22 perché abbiamo ascoltato il Cts e perché questo ritorno a regole normali deve essere graduale per evitare impennate del virus", ha detto ancora il ministro per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini a Rtl 102.5. "E' chiaro - ha aggiunto - che da parte del Governo c'è fiducia che i comportamenti corretti delle persone ci porteranno a passare gradualmente dalle 22 alle 23 e alle 24 per poi togliere del tutto il coprifuoco.
Quando? "Credo - spiega ancora Gelmini - che ci debba essere una gradualità, su questo non c'è il partito delle aperture e il partito delle chiusure, dobbiamo essere tutti insieme contro il virus. Non c'è un pezzo di politica contro l'altro, c'è un mondo intero in lotta contro il Covid. Siccome il Covid c'è, rimane e circola, dobbiamo fare grandissima attenzione. Poi queste scelte non competono a me ma al Consiglio dei ministri e ci confronteremo, ma c'è volontà di allentare le misure gradualmente senza permettere al virus di ripartire"