Gigi Riva è l'intramontabile. Il giornalista Gianni Brera lo soprannominò Rombo di Tuono per la sua esplosività travolgente. Nato a Leggiuno il 7 novembre 1944 arrivò nell'Isola ragazzino, era il 1963, per militare nel Cagliari allora in Serie B. Non fu amore a prima vista, lo ha raccontato spesso Riva, che non avrebbe mai immaginato di fermarsi in Sardegna per tutta la vita.

Contribuì già da quella prima stagione alla causa rossoblu, favorendo la promozione del Cagliari in Serie A. Il resto è storia, anzi, leggenda nota. Era l'alba di una primavera indimenticabile del calcio sardo che avrebbe segnato la storia del pallone italiano. Lo scudetto del 1970 fu l'apice di una cavalcata trionfale che portò Riva a divenire da beniamino dei sardi a beniamino dell'intero Paese. Anche perché nel frattempo quel ragazzone schivo giunto in Sardegna dalla Lombardia era divenuto il bomber per eccellenza della Nazionale. Ben 35 gol in appena 42 presenze: ancora oggi è il miglior marcatore della storia azzurra.

Del tricolore a Cagliari ricorre giusto quest'anno il cinquantennale, che coincide con il centenario del club rossoblu. Piacevoli coincidenze. E quale migliore occasione per celebrare ancora una volta e instancabilmente la figura di Gigi Riva. Il 18 dicembre 2019 il patron della società cagliaritana, Tommaso Giulini, ha annunciato la nomina di Riva a presidente onorario del Cagliari, l'ennesimo riconoscimento di una straordinaria carriera.

Per i risultati ottenuti nel corso dell'anno, la redazione di Sardegna Live ha ritenuto di includere Gigi Riva fra i candidati al Premio Sardegna Live - Sardo dell'Anno 2019.

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