Dino Manca, 57 anni, nuorese, è docente di Filologia della letteratura italiana, Storia della lingua italiana e Letteratura e filologia sarda presso il Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali dell'Università degli Studi di Sassari.

Dopo aver conseguito la laurea in Lettere all'Università di Cagliari, dal 2008 ha intrapreso la carriera accademica. Nel corso della sua esperienza ultradecennale è divenuto punto di riferimento per quanto riguarda lo studio della letteratura sarda e in particolare delle opere deleddiane. Ha curato, tra le altre cose, le prime edizioni critiche delle opere di Grazia Deledda (Il ritorno del figlio, L’edera, Cosima, Elias Portolu, Annalena Bilsini, Le due giustizie), Salvatore Farina (Carteggio Farina-De Gubernatis), Giuseppe Dessì (Michele Boschino), Pompeo Calvia (Quiteria), Antonino Mura Ena (Memorie del tempo di Lula), Publio Dui (Cantones) e della prima opera letteraria in lingua sarda (Sa Vitta et sa Morte, et Passione de sanctu Gavinu, Prothu et Januariu).

Ha inoltre svolto studi tra filologia e critica su Vasco Pratolini, Corrado Alvaro, Salvatore Farina, Grazia Deledda, Salvatore Satta, Sebastiano Satta, Gavino Ledda, Sergio Atzeni, Marcello Fois e Giulio Angioni.

Nel 2022, 150° anniversario dalla nascita di Grazia Deledda, ha coordinato il team di studiosi che hanno curato i convegni di Cagliari, Sassari e Nuoro promossi per l'occasione dagli atenei isolani. I lavori sono confluiti in un'opera monumentale (1.800 pagine) dal titolo "Tutta la modernità della vita, attualità di Grazia Deledda a 150 anni dalla nascita".

Manca ha curato poi la monografia di "Grazia Deledda, dentro l'intimo segreto", commissionata dal Comitato istituzionale per le celebrazioni deleddiane. Contestualmente è stato ospite del Parlamento europeo, della New York University e dell'Università di Vienna, dove ha promosso le opere della scrittrice nuorese. 

Il 2022 del filologo è stato impreziosito da una edizione critica aggiornata del suo precedente studio su "Cosima" di Grazia Deledda e dalla pubblicazione di altri due volumi, uno dedicato all'opera e al mondo di Sebastiano Satta, l'altro alla personalità e all'opera di Giuseppe Dessì.

Lo scorso anno, infine, ha segnato lo start dei laboratori di lingua sarda, algherese, gallurese e sassarese, fortemente voluti dal docente dell'Università di Sassari nell'ambito del curriculum di Lingue e culture della Sardegna della laurea magistrale in Lettere, filologia moderna e industria culturale.

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