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L'appuntamento è per giovedì 5 settembre in Largo San Francesco alle ore 19:00, ad Alghero, al grido 'Stop genocidio'.
"È il nostro silenzio che rende possibile che Israele continui a distruggere ancora scuole già distrutte. Il nostro tacere permette che si continui a bombardare tendopoli di innocenti già sfollati otto, dieci volte, a devastare intere famiglie già assaltate, affamate e in fin di vita. Questa è la pagina più nera dopo la seconda guerra mondiale. Su Gaza sono state sganciate più bombe di quante sono state usate nella seconda guerra mondiale. L'unica cosa che possiamo fare è rompere il silenzio. Oggi. Qui. Tutti".
Le parole della giornalista Paola Caridi, pronunciate davanti a migliaia di scout riuniti nei giorni scorsi a Verona, sono un invito rivolto a tutti per rompere il silenzio sul genocidio in atto a Gaza e non voltarsi dall'altra parte, per contrastare la disinformazione e la propaganda dei media, per attivarsi con iniziative concrete a sostegno del popolo palestinese. È con questo scopo che il gruppo 'Alghero per Gaza' ha convocato il presidio, raccogliendo l'adesione di una vasta rappresentanza della società civile: Ponti non Muri, Associazione Amicizia Sardegna-Palestina, Asce Sardegna, Associazione culturale HumaniorA, Emergency Sassari, Amnesty International Sassari, ANPI - sezione "Marisa Musu" di Alghero, A foras - nord Sardegna, noiDonne2005, Associazione Alisso, MOS - Movimento Omosessuale Sardo, C.C.S. Borderline, Caminera Noa, Associazione culturale 4caniperstrada produtzioni, Associazione Chichimeca, Associazione Bardanera. Generalternative Associazione Culturale.
Nella striscia di Gaza morti e feriti si contano a decine di migliaia dal 7 ottobre, giorno dell’attacco dei miliziani di Hamas contro Israele. La dura rappresaglia di Tel Aviv va avanti ormai da quasi 11 mesi.
Giovedì è previsto un intervento registrato di Romana Rubeo del Palestine Chronicle, si ascolteranno interventi e testimonianze da parte delle numerose associazioni e organizzazioni che hanno aderito e in particolare - si legge nel comunicato - "si intende raccogliere proposte per portare il tema nelle scuole e nelle università con la ripresa delle lezioni". Inoltre sarà distribuito materiale informativo sulle campagne del BDS - Boicottaggio Disinvestimento Sanzioni.
Foto: Motaz Azaiza, giornalista palestinese