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Come volevasi dimostrare, l’incresciosa situazione che avviene da parecchio tempo in via Dolcetta, è arrivata al limite della sopportazione.
Così, durante un sopralluogo del giornale, Sardegna Live aveva denunciato tra le righe del nostro quotidiano quel che accade in via Dolcetta, (traversa viale Elmas, a Cagliari) ma anche scritto e foto-documentando tutto il reportage al Comune di Cagliari, alla Asl (servizio di Igiene Pubblica) e alla Polizia Municipale.
I provvedimenti
La risposta? E’ stata immediata: “L’inconveniente igienico in via Dolcetta numero 10 – è scritto tra le righe della pec indirizzata anche al Comando di Polizia Municipale di Cagliari – è stato verificato da codesto Ufficio Servizio di Igiene Pubblica, rilevando la presenza di 4 autovetture ancora dotate di targa ma in palese stato di disuso e utilizzate come deposito di rifiuti. La situazione rilevata – è scritto nella comunicazione dell’Ats Sardegna – costituisce habitat ideale per la proliferazione di insetti e roditori oltre che potenziale pericolo per lo sviluppo di incendi. Si invia pertanto al Comando di Polizia Municipale (via Crespellani) per i provvedimenti di competenza”.
“Basta roghi notturni, sesso e sporcizia”
Lo scenario è di quelli da non credere, tutti vedono e sanno, ma nessuno dal Comune di Cagliari in tutti questi anni appena trascorsi, ha mai mosso un dito. Perché? Eppure, in via Dolcetta, traversa di viale Elmas, all’altezza del civico 10/A, di capannoni e aziende commerciali ce n’è sono eccome e chi lavora ogni giorno in quella strada parla di una situazione al limite della sopportazione.
Prostitute
In un vicolo cieco, proprio di fronte all’ex sede di Formula Ambiente, nei pressi della discoteca Jko, le prostitute di colore s’appartano con i loro clienti per “consumare” prestazioni sessuali all’aperto: i relitti delle ‘auto’ ormai abbandonate, tra vetri rotti, rifiuti e una marea di profilattici e fazzolettini, rendono il contesto totalmente fuori luogo e fungono da parapetto.
Non siamo ancora in periferia, come accade in viale Monastir da anni, ma ci siamo quasi: i fuochi accesi con i rifiuti che bruciano ogni notte e che “scaldano” le lucciole di colore in attesa di impavidi clienti sono ormai cosa di poco conto, quel che è peggio è che quelle carcasse d’auto proprio lì non ci dovrebbero stare.
Assicurazione non in regola
Ecco quali sono le quattro ‘auto’ da portare via. Già, eppure, quelle quattro autovetture (o quel poco che ci rimane) non ci dovrebbero e non ci possono stare parcheggiate in quel pertugio di strada, diventato ‘nido d’amore’ per chi ha il vizietto facile: adesso il motivo è presto detto, perché da un’attenta verifica con le targhe ancora visibili, ognuna di esse non risulta essere in regola con la copertura assicurativa obbligatoria per legge.