E' polemica a Desulo dopo la soppressione ad anno scolastico in corso della classe prima dell'IPSEOA, l'istituto alberghiero di via Cagliari. Gli iscritti sono troppo pochi per poter portare avanti l'attività didattica secondo i criteri stabiliti dal Ministero dell'istruzione.

Genitori, attività commerciali e amministrazione comunale sono pronti a dare battaglia per garantire il diritto all'istruzione dei giovani del paese.

"La soppressione di una classe già concessa e operante è inaccettabile per i ragazzi, le famiglie e l'intero territorio in cui i numeri non saranno mai compatibili con le indicazioni che arrivano dal Ministero della Pubblica Istruzione", si legge in un documento firmato dai genitori degli alunni desulesi ritrovatisi senza classe.

"A tal proposito, lunedi 30 settembre 2024 a partire dalle ore 10:00 la popolazione desulese, il sindaco, gli amministratori comunali parteciperanno allo sciopero generale che attraverserà la via principale del paese. Pertanto, sarebbe cosa gradita che tutti i rappresentanti politici condividano la nostra azione di lotta unendosi alla protesta che non è limitata agli studenti di ogni ordine e grado e alle loro famiglie ma coinvolge tutta la comunità di Desulo e l'intero territorio della Barbagia Mandrolisai ormai privato di tutti i servizi essenziali.

"Dopo la sanità e le difficoltà nei trasporti - recita ancora la lettera aperta - ora è il turno del diritto/dovere all'istruzione. Rappresentiamo la frustrazione per l'ennesima sconfitta di un territorio tradito ma che non vuole cedere di un solo passo, siamo consapevoli che solo la condivisione e la lotta comune possa salvare le nostre comunità. Vi esortiamo ad affrontare questa battaglia di civiltà trovando soluzioni concrete che riportino il nostro territorio alla crescita degna di un paese civile".

Le attività commerciali, le associazioni e le cooperative del paese del Gennargentu hanno subito sposato la causa annunciando la chiusura per il giorno dello sciopero in segno di protesta e solidarietà. "La chiusura di una classe concessa - spiegano i produttori desulesi - segna l'inesorabile fine della scuola e la morte di tutto il nostro territorio".