850mila euro per valorizzare il Castello di Las Plassas che – speriamo a breve – potrà rivivere una sua nuova era e ritornare, per la gioia dei turisti, degli amanti del Medioevo e dei curiosi in genere, come ai tempi del suo passato splendore. 

Non si sa, però, se sia i lavori di scavo archeologico già preannunciati un anno fa, avranno un effettivo e immediato seguito. Eppure una comunicazione, diffusa nel maggio 2018 nella fan page FaceBook del Museo locale, il Muda di Las Plassas, “firmata – si legge in una nota On-Line – dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri  Maria Elena Boschi “, conferma un cospicuo finanziamento economico per  l’avvio del progetto “Bellezz@-Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati” da erogare al Comune di Las Plassas. Si tratta, nel dettaglio, della speranza di recupero del Castrum Marmilla  e quindi del Castello locale che appunto veglia dai secoli passati, sul paese di Las Plassas. 

“La Commissione valutatrice – ammette il giornalista e scrittore di Esplora Sardegna, Marcello Polastri -  finanziò un  progetto presentato dalla Direzione del MudAnel 2016 e che venne scelto, insieme ad altri 270 progetti, su ben 140 mila domande pervenute.Per quanto concerne la Sardegna, si tratta del progetto riguardante un singolo monumento che ha ricevuto il finanziamento più alto, inferiore solo a quello concesso alla Rete del Romanico”. 

Il bando denominato “Bellezz@-Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati” offrirà, a quanto pare, una grande boccata d’ossigeno per la valorizzazione dei Beni Culturali, anche in Sardegna.

Dal centro abitato di Las Plassas c’è chi si augura “che ciò contribuisca a una maggiore integrazione dell’offerta culturale diffusa nel territorio regionale e in Marmilla in particolare, secondo quanto previsto dalle norme regionali in materia, e ad un pieno riconoscimento di questi musei locali che hanno investito nel raggiungimento di tutti gli standard richiesti dalla Regione e dall’ICOM ma che restano ancora tagliati fuori dalle politiche dell’Assessorato”. 

Ed è questa una affermazione che fa sorgere qualche dubbio sulla effettiva attuazione del progetto per il Castello della Marmilla, che meriterebbe per davvero il proseguo delle indagini archeologiche e la tanto auspicata opera di valorizzazione e messa in sicurezza.

Come previsto dal progetto selezionato, infatti, in accordo con la Soprintendenza competente e con l’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea del CNR con il quale questi progetti sono stati concepiti e portati avanti, l’importo di 850 mila euro del finanziamento verrà destinato alla prosecuzione degli scavi archeologici, cercando di indagare alcuni di quei settori del vetusto maniero e del colle finora non toccati dalle indagini archeologiche. 

“I soldi – dice Polastri, ideatore di Sardegna Sotterranea - consentiranno inoltre di proseguire anche con la valorizzazione multimedialedel Museo e del Castello.

Solo proseguendo su questa strada, si offriranno nuove e più coinvolgenti modalità di vivere il Medioevo rurale in Sardegna e in Marmilla, in particolare, come la realtà aumentata e il gaming, ormai utilizzati dai più importanti musei europei”.