Teatro dell'incontro è stato il Search. I sotterranei che il Comune di Cagliari ha da tempo adibito quale sala espositiva, e dove si respira la storia moderna della città. Una mostra fotografica permanente la raffigura nei tratti salienti della sua vita più recente.

Per l'occasione, l'elegante scantinato si è trasformato in un'ospitale sala convegni, la quale alle 18.00 del venerdì appena trascorso, ha visto una folta pattuglia del partito dei Riformatori incontrarsi con alcuni esperti provenienti da diverse esperienze ingegneristiche. Tema della serata, un classico sempre attuale quanto fondamentale: le energie rinnovabili.

Ospite d'onore e principale relatore: il professor Carlo Bernardini, ordinario della facoltà di ingegneria dell'ateneo cagliaritano.

Il professore ha parlato ai convenuti, indicando alcune semplici ma efficaci soluzioni, che potrebbero rappresentare un contributo importante per il risparmio energetico delle abitazioni del capoluogo sardo.

Sul tavolo l'idea di far circolare l'acqua marina sotto i palazzi della città. Con una spesa sostenibile rispetto al beneficio: “porterebbe un naturale aumento della generale temperatura d'inverno, un raffreddamento d'estate”, afferma il docente. Un progetto forse “rubato” alla lungimiranza dell'impero romano, il quale già 2500 anni or sono consegnava alla Sardegna un esempio di ingegneria avveniristica: Forum Traiani.

Il sito romano di Fordongianus infatti era luogo di incontro per i signorotti dell'impero, i quali, tra un massaggio e una cura termale, avevano pensato bene di far circolare la naturale acqua calda delle falde dietro le pareti del “centro benessere”, come fossero dei grandi termosifoni. Il dottor Franco Meloni, esponente di spicco del partito, prende spunto dai romani ma con un pizzico di modernità: “potremo convogliare gli scarichi  d'acqua calda della Saras”, dice. Il Professore sembra ammonire, ma forse si dovrebbe tener conto degli interessi dei colossi dell'energia, che difficilmente approverebbero una soluzione cosi semplice, ma allo stesso modo complessa sotto il profilo economico. 

Altro argomento caro a Bernardini, valido per le nuove costruzioni, è quello dell'esposizione delle abitazioni. Fulgido esempio di alta ingegneria che il prof spiattella alla platea, è quello del quartiere di Villanova. In questa vecchia zona di Cagliari, le case parrebbero esposte alla luce solare in modo tale da generare un risparmio nell'uso dei tradizionali combustibili. Ma l'autorevole relatore punta il dito soprattutto sulle pastoie burocratiche, le quali impediscono la necessaria semplicità di approvazione delle autorizzazioni comunali.

Si infervora nel discorso, quando dice che l'uso di energie rinnovabili meriterebbe maggior attenzione da parte delle istituzioni, proprio per il vantaggio dato sul terreno del risparmio. Spesso chi vorrebbe utilizzarle nel costruire la sua nuova dimora, getta la spugna, stanco di fare la trottola da un ufficio comunale all'altro.

Altro ospite d'eccezione della serata l'ing. Enrico Sarraco, sardo verace, ma da tempo ospite fisso della Germania. È li che, a due passi da Dusseldorf, è riuscito a realizzare una meraviglia della tecnica del risparmio: la cogenerazione. Un esempio di ingegneria pratica ed efficace, che permette di sfruttare gli scarichi che andrebbero persi, per produrre un altro 40% di energia.

Quei pragmatici dei “sudditi merkeliani” gli hanno steso un tappeto rosso e consegnato le chiavi della città. Mentre in quel di Portoscuso si bocciava la sua idea di costruire una centrale da 300 megawatt, che avrebbe risolto presumibilmente il problema del caro energia per Portovesme Srl, Eurallumina e Alcoa.

A livello nazionale esiste una legislazione che introduce un'impronta generale sulle energie rinnovabili e sul loro utilizzo. Essendo materia di concorrenza, tocca dunque alle regioni normare le regole attuative. Pecc