E' iniziato il can can elettorale. Arresti più o meno eccellenti, bordate dei politici contro i rispettivi avversari, solite scaramucce e colpi di teatro delle volte efficaci, altre volte meno, con effetto boomerang. In occasione delle elezioni europee però tutto rischia di essere inutile oltreché dispendioso. Il sistema di governo dell'unione europea risulta infatti anomalo agli occhi del resto del mondo, perché notevolmente burocratizzato e dunque poco democratico.

Le direttive europee, nonché i regolamenti vengono infatti varati, non già dal Parlamento eletto dal popolo, ma bensì dal Consiglio dei ministri europei i cui membri sono nominati, non votati, dai governi dei paesi membri. E' cosi 28 persone decidono il destino di centinaia di milioni di europei, coadiuvati dai comitati permanenti di stanza a Bruxelles (COREPER), formati da burocrati stipendiati, anche loro non legittimati da votazione popolare.

Cosi mentre i nostri candidati si affannano a cercare voti, discutere sui collegi sfavorevoli alla Sardegna, o più semplicemente “cianciare” in maniera demagoga, noi poveri elettori veniamo sommersi dalle solite promesse elettorali che nel caso europeo sono davvero quasi impossibili da mantenere. Infatti i nostri rappresentanti promettono cambiamenti che possono solamente proporre ad altri organismi, che nella specie sono la Commissione europea ed il predetto Consiglio dei Ministri europei.

I quali sono poi gli unici legittimati a mandare avanti tali proposte, oppure lasciarle ammuffire nel cassetto.  Nei soliti solenni proclami della dottrina favorevole si cerca di far apparire questo superfluo organismo, che oggi dovremo andare a votare, come l'unico in grado di regalare democraticità all'unione del vecchio continente. Mah Sarà!! Intanto le altre unioni simili alla nostra hanno adottato un sistema classico, con parlamenti eletti, che legiferano cosi come voleva Montesquieu. USA e Unione Indiana sono gli esempi più importanti del pianeta.

L'utilità di questo voto sembrerebbe dunque solo quella di stipendiare profumatamente circa 760 parlamentari europei, come se non bastassero quelli nazionali...