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In Sardegna sono 43 su 377 i sindaci donna che amministrano comuni piccoli e grandi, testimonianza di un impegno attivo nella società. In politica si sente spesso parlare di quote rosa e di discriminazione femminile, ma tra una parità formale e una discriminazione di fatto, ciò che realmente dovrebbe cambiare è il modo di pensare e di ragionare di molte persone, non sempre in linea con i principi della Costituzione italiana che garantisce la tutela dei diritti tra uomini e donne. Nella Provincia di Nuoro su un totale di 52 sindaci, sono 8 le donne che ricoprono l’importante carica. <<Il cielo della Barbagia e del Mandrolisai è sempre meno rosa e la presenza femminile nella politica è faticosamente sostenuta>> afferma il sindaco di Austis Lucia Chessa, che allude a meccanismi capaci di costruire carriere e non di cambiare la situazione di tante donne discriminate: <<Le quote rosa e altri espedienti che introducono forzatamente la presenza numerica delle donne in certi ambienti sono come alcuni farmaci che curano il sintomo e non la malattia.>> Conclude il sindaco di Austis: <<Ho vissuto situazioni di conflittualità non per il fatto di essere una donna, ma per il mio modo di amministrare nel rispetto delle regole>>. Il sindaco di Ovodda, Cristina Sedda è al suo secondo mandato consecutivo: <<Le donne in Barbagia rivestono un ruolo importante nella politica. Quando mi sono candidata per la prima volta, c’era una donna anche a capo dell’altra lista. Amministrare comporta difficoltà, a prescindere dal “genere”. La mia professione di operatore sociale ha rappresentato per me un punto di forza. Stare costantemente tra la gente mi aiuta ad analizzare le problematiche e a capire a fondo i problemi della comunità.>> Da sei mesi il sindaco di Teti è Laila Dearca: <<Voglio offrire il mio contributo per la crescita del territorio in cui ho scelto di tornare dopo gli studi. Ho maturato l’idea che in politica ciò che compromette le cose a volte è l’essere giovani e non l’essere donna. La difficoltà maggiore per un sindaco nelle piccole comunità è rappresentata dal fatto che ogni giorno bisogna dare risposte concrete ai cittadini con uno Stato che taglia i servizi essenziali e impone misure restrittive.>>. Francesca Barracciu, attualmente consigliere regionale, ha ricoperto la carica di sindaco a Sorgono ed è un’esponente di punta del Pd: <<Il mio territorio ha una tradizione antichissima di sindaci donne. La Barbagia e il Mandrolisai hanno sempre dato fiducia alle donne che si sono impegnate nella pubblica amministrazione a tutti i livelli>>. L’onorevole Barracciu ricorda la sentenza del Tar che la vide portare a casa un risultato importante quando si fece promotrice di un ricorso per violazione del principio delle pari opportunità, contro la Giunta Cappellacci. <<Da tempo ho intrapreso una battaglia per promuovere pari opportunità nell’accesso al Consiglio Regionale della Sardegna che prevede l’introduzione della quota massima di genere nelle liste e la doppia preferenza di genere per l’elezione del Consiglio medesimo>>.
Roberto Tangianu