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L'ospedale San Francesco di Nuoro continua nel suo lavoro di studio e ricerca per dar vita a una struttura di Radioterapia sempre più all'avanguardia e inserita nel circuito delle eccellenze riconosciute a livello internazionale. In questa prospettiva, il professor Vincenzo Valentini, nell'ambito della partnership con la Radioterapia dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, nell'incontro in programma stasera alla biblioteca Satta, mostrerà con dati e numeri alla mano, i risultati prodotti dalla convenzione siglata nel 2009 tra la Asl di Nuoro e l'ospedale capitolino.
LA COLLABORAZIONE «Negli ultimi anni - dice il professor Andrea Scapati, direttore del reparto di Radioterapia dell'ospedale San Francesco - siamo cresciuti in modo esponenziale, grazie al lavoro prodotto a fianco di una struttura che ha una storia importantissima, come quella del Sacro Cuore. I nostri giovani medici, per effetto della convenzione siglata dalla Asl di Nuoro, sono stati affiancati dai medici della scuola universitaria di Roma maturando una formazione professionale altamente avanzata». Il reparto di Radioterapia del San Francesco è passato dalle 600 prestazioni del 2010 alle 3200 del 2011 e per l'anno in corso sarà superata la soglia delle 4.500. «Nuoro rappresenta oggi un modello da imitare - prosegue Scapati -. In questo modo abbiamo la possibilità di formare medici sardi preparati e specialisti di altissimo livello. La convenzione costa 50 mila euro l'anno». Due volte alla settimana, in videoconferenza, i medici dell'ospedale nuorese si confrontano con i professori del Gemelli per consolidare la formazione. «Spero - conclude Scapati - che si possa dar vita a un modello sanitario, per quanto riguarda la Radioterapia, rivalutato all'interno di un network regionale. È di fondamentale importanza portare le conoscenze delle grandi Università italiane in Sardegna attraverso la valorizzazione dei percorsi formativi dei giovani medici dell'Isola. Solo così si potrà dar vita ad un modello sanitario efficiente, competitivo e idoneo per favorire anche nuova occupazione».
Roberto Tangianu