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Roma, 11 gennaio 2023 «Nel 2022 la Rai ha abusato del canone che gli italiani sono obbligati a pagare per fare propaganda ideologica gender e LGBTQ nei suoi programmi: con una petizione firmata in 24 ore già da 15.000 cittadini chiediamo quindi al Governo di intervenire sulla dirigenza Rai per impedire che nel 2023 prosegua questa folle promozione della transizione sessuale di minori e giovani tramite pesanti terapie ormonali e devastanti interventi chirurgici» così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia.
«Nei mesi scorsi - prosegue Coghe - la Rai ha usato fiction, programmi, talk, cartoni animati, servizi e serie Tv per affrontare in modo fazioso e ideologico temi come l’identità di genere, l’orientamento sessuale, la transizione e la sessualità. Il caso più recente è stata la puntata dello scorso 19 dicembre del programma “Fame d’Amore” condotto su Rai 3 da Francesca Fialdini, dove l’assunzione di testosterone a vita da parte di una ragazza per apparire in sembianze maschili è stata presentata come “la chiave che ti libera a livello sociale”, senza alcuna contestualizzazione medico-scientifica. Un messaggio grave e pericoloso che potrebbe indurre migliaia di giovani fragili e confusi a desiderare di assumere farmaci ormonali o a ricorrere a interventi chirurgici menomanti e irreversibili per essere “liberati” dai loro disagi psicologici. Per questo chiediamo al Governo di agire affinché la Rai smetta di usare i suoi palinsesti e il canone degli italiani per veicolare ideologie politiche faziose e particolarmente dannose per il pubblico più giovane», conclude Coghe.
-Ufficio Stampa Pro Vita e Famiglia Onlus
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