Il 13 Novembre 2013  i magistrati del tribunale di Parigi hanno aperto un fascicolo per "ingiurie pubbliche a carattere razziale" contro il settimanale francese Minute. Sotto accusa  la copertina riguardante il ministro della Giustizia francese, la signora Christiane Taubira, originaria della Guyana. L’immagine mostra una foto del Guardasigilli, con il sottotitolo “Furba come una scimmia". Sempre più frequenti gli episodi di razzismo che arrivano a toccare le istituzioni. In Francia la linea intrapresa dal partito di Marine Le Pen, le Front National, sta alimentando l’odio contro gli emigrati e la religione islamica.

 In Italia analogamente alcuni esponenti della Lega Nord hanno usato frasi offensive verso il ministro Cécile Kyenge. Roberto Calderoli, vicepresidente leghista del Senato, sarà processato dal tribunale di Bergamo con giudizio immediato per aver paragonato ad un orango il ministro per l'Integrazione, durante un comizio a Treviglio.

 

Questi episodi sono stati condannati dall’opinione pubblica e dalle altre parti politiche, ma forse questo non basta, c’è bisogno di una nuova sensibilità . Non esistono le razze, ma il razzismo sì, e va ostacolato, punito, distrutto. Proprio per questo i rappresentanti della politica dovrebbero essere i primi ad educare le coscienze, a non incrementare l’odio verso “il diverso”. La storia insegna.                                                                                                                                        “I have a dream” diceva qualcuno, chissà se questo sogno si avvererà mai.