Le prossime elezioni regionali del 24 febbraio vedranno protagonista anche Simone Maulu, a sostegno della candidatura di Andrea Murgia alla carica di Presidente. «Sono candidato con Autodeterminatzione – ha scritto sul suo profilo facebook –  perché è la prima organizzazione politica che riunisce in un progetto condiviso sei movimenti indipendentisti e allo stesso tempo persone che non fanno parte di nessun partito o movimento politico».

«Sono candidato con Autodeterminatzione – ha proseguito – perché questo progetto non nasce come cartello elettorale ma esiste da oltre un anno e continuerà ad esistere dopo le elezioni. A prescindere. Sono candidato con Autodeterminatzione perché per decenni la Sardegna è stata governata e impoverita da persone e partiti che rappresentavano e rappresentano tutt’ora gli interessi dello Stato italiano e non quelli del Popolo Sardo».

«Sono candidato con Autodeterminatzione perché è un movimento, solidale, ambientalista, antifascista, popolare, progressista e indipendentista. Sono candidato con Autodeterminatzione perché credo nell’impegno in prima persona e credo che l’indipendentismo debba essere rappresentato nelle istituzioni. Sono candidato con Autodeterminatzione perché – ha aggiunto – credo in un’Europa dei Popoli e non nell’Europa dei banchieri, delle multinazionali e degli Stati che opprimono i popoli».  

«Sono candidato con Autodeterminatzione perché penso che in Sardegna non esista più la sinistra e quella sinistra dobbiamo essere noi. Con testa cuore e gambe in Sardegna. Sono candidato con Autodeterminatzione perché da sempre sono indipendentista e credo nella lotta di liberazione nazionale e nell’emancipazione dei Popoli in forma non violenta. Sono candidato con Autodeterminatzione perché rimboccandoci le maniche, lavorando, lottando uniti e determinati possiamo crescere e liberare la nostra terra. Sono candidato con Autodeterminatzione – ha aggiunto –perché siamo un Popolo con una storia e una cultura propria e anche se l'Italia riempisse le nostre casse di soldi saremo indipendentisti comunque perché lo siamo storicamente».