"È nato sano, quasi 3 chili e 400 grammi. Ero felice, era accanto a me. Poi mi sono risvegliata e lui non c’era più". Sono le parole della mamma del bimbo morto soffocato all'ospedale pertini di Roma dopo che la donna si è addormentata mentre lo allattava.

Si chiamava Carlo Mattia il piccolo tragicamente scomparso dopo appena tre giorni di vita. Secondo la versione, la madre del bimbo condivideva la stanza con altre tre neomamme nel reparto di Ostetricia e Ginecologi. L'infermiera di turno afferma di averla controllata dieci minuti prima, ma lei afferma di non essere stata soccorsa da nessuno: "Mi hanno ignorata".

Adesso i genitori del piccolo si sono affidati ai legali Alessandro Palombi e Michela Tocci. "Ero felice, era accanto a me. Poi mi sono risvegliata e lui non c’era più. L’infermiera mi ha informata di quanto era successo. Non ho capito più niente, mi hanno subito cambiato di stanza", ricorda la madre, che racconta di non aver avuto modo di parlare con le altre donne presenti nella stanza. 

Poi lamenta di non essere stata soccorsa: "Non è mai arrivato nessuno, non mi davano ascolto. Ho 29 anni ma ero stremata dalla fatica. Il travaglio era durato più di dieci ore. Un parto naturale. E aggiunge: "Ci sono informazioni che potremo avere solo dall’autopsia, ancora non sono certa di niente. Ripeto, io avevo mio figlio accanto, poi non l’ho più visto. Non si sa se sia morto soffocato - sottolinea -, come si fa a dirlo prima? Più leggo e più sto male, la mia vita è rovinata. Non sparate sentenze prima dei risultati delle indagini".