"Sono contro l'abbattimento anch'io, però, anche loro si mettano una mano sulla coscienza perché se succedesse a uno dei loro figli non so cosa farebbero. Io voglio giustizia e basta per mio figlio". Franca Ghirardini, madre di Andrea Papi, il runner 26enne ucciso in Trentino dall'orso Jj4, commenta così la notizia della sospensione dell'ordinanza di abbattimento dell'orso da parte del Tar di Trento, che ha accolto il ricorso presentato dalla Lav.

Ai microfoni del programma di Rai1 'La Vita in Diretta' i genitori del giovane chiedono giustizia. "Lui è andato semplicemente per una passeggiata come tutti i ragazzi fanno qui, come tutti i cittadini, i turisti, qualsiasi persona, bisognerebbe venire qui in estate a vedere quante migliaia di persone ci sono e si addentrano nel bosco. Io non so i cartelli, dove li hanno messi, dove dicono di averli messi, noi non ne abbiamo visto neanche uno di cartello", afferma Carlo Papi, padre di Andrea che, parlando della possibilità di perdono, aggiunge: "Io cercherò di farlo ma al momento no, perché si sapeva già cosa potesse accadere, erano successi già otto casi ma non bastavano ancora per mettere mano e togliere gli orsi o, comunque, a limitarli in Trentino o nella Val di Sole. Non vogliamo abbatterlo, ammazzarlo, non è questo che vogliamo – assicura - noi vogliamo solo dare dignità e giustizia ad Andrea e, in un discorso che ci sarà in futuro, di dire togliamo gli orsi e non solo limitarli a 50, perché anche 50 saranno troppi, perché poi si riproducono e il problema si ripresenterà. Vogliamo giustizia, dignità e ricordarlo com’era, perché un ragazzo non può morire in queste condizioni, era solo un ragazzo che andava a correre, nient’altro”.