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Roma, 23 mar. (Adnkronos Salute) - Niente fumo durante la gravidanza per 9 mamme su 10, né alcol per oltre 8 su 10. Tuttavia, sono ancora troppi i bambini (38%) potenzialmente esposti al fumo passivo a causa della presenza di almeno un genitore e/o altra persona convivente fumatrice. È quanto emerge dal Sistema di sorveglianza 0-2 anni sui principali determinanti di salute del bambino - Sorveglianza Bambini 0-2 anni - promosso dal ministero della Salute e coordinato dall’Iss, realizzato in collaborazione con le Regioni. I dati sono stati presentati oggi all’Istituto superiore di sanità.
Secondo il report, se è vero che più del 90% ha assunto acido folico in gravidanza, è altrettanto vero che solo un terzo (32,1%) lo ha fatto in maniera appropriata a partire da un mese prima del concepimento. Ancora: tra gli 11 e i 15 mesi – si legge nel rapporto - oltre la metà dei piccoli è esposta già a schermi, tra Tv, computer, tablet o cellulari; nella stessa fascia d’età, oltre un terzo delle mamme trova difficile farli stare, in auto, nel seggiolino ben allacciati.
“Investire nelle prime epoche della vita significa favorire ricadute positive lungo tutto l’arco dell’esistenza, non solo nel singolo ma nell’intera comunità, sia in termini di salute che di sviluppo di competenze cognitive e sociali e di accesso a percorsi educativi e professionali – afferma Giovanni Capelli, direttore del Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Iss - I risultati dell’edizione 2022 della Sorveglianza mostrano che i comportamenti favorevoli al pieno sviluppo psico-fisico dei bambini non sono sempre garantiti ed evidenziano differenze territoriali e socio-economiche meritevoli di attenzione in un’ottica di salute pubblica”.
Dalla Sorveglianza – che ha coinvolto un totale di oltre 35.000 mamme intervistate nei Centri vaccinali delle Regioni partecipanti - viene fuori che due terzi delle mamme (66,7%) è consapevole di dover mettere a dormire il proprio bambino a pancia in su per prevenire la morte improvvisa in culla e che tre quarti (76,1%) intende vaccinare i propri figli ricorrendo sia alle vaccinazioni obbligatorie che a quelle raccomandate. Il 13% dei bambini non è mai stato allattato e sono ancora pochi quelli allattati in maniera esclusiva per il tempo raccomandato dall’Oms: il 46,7% nella fascia d’età 2-3 mesi che si riducono al 30% nella fascia 4-5 mesi.
Troppi i bambini che passano del tempo davanti a televisore, computer, tablet o cellulari già a partire dai primi mesi di vita, è l’allarme lanciato dall’Iss: il 22,1% nella fascia 2-5 mesi, percentuale che cresce all’aumentare dell’età fino ad arrivare al 58,1% tra i bambini di 11-15 mesi. La quota di piccoli a cui non sono stati letti libri nella settimana precedente l’intervista risulta pari al 58,3% nella fascia d’età 2-5 mesi, e al 32,6% tra i bambini di 11-15 mesi. Il 12,4% delle mamme di bimbi di 0-2 anni ha riferito di essersi rivolta a pediatra o pronto soccorso per incidenti occorsi al piccolo. Il 19,3% delle mamme di bambini di 2-5 mesi riferisce di avere difficoltà nel farli stare seduti e allacciati al seggiolino, quota che sale al 34,4% tra le mamme di bambini di 11-15 mesi.
La finalità dell’indagine è di raccogliere informazioni su alcuni determinanti di salute del bambino da prima del concepimento ai 2 anni di vita – prosegue la nota - per produrre indicatori a livello regionale o aziendale, richiesti dall’Organizzazione mondiale della sanità e/o dai Piani nazionali e regionali della prevenzione, che consentano confronti territoriali e intertemporali. Inoltre, la Sorveglianza prevede la diffusione di materiale informativo multilingue sui determinanti indagati, come la brochure per i genitori consegnata alla mamma dopo la compilazione del questionario e i poster distribuiti ai Centri vaccinali e i Pediatri di libera scelta. In questa seconda edizione della rilevazione sono state intervistate complessivamente oltre 35.000 mamme di bambini fino a 2 anni di età, utilizzando un questionario anonimo autocompilato presso i Centri vaccinali tra giugno e ottobre 2022. Il tasso di partecipazione nelle regioni partecipanti varia tra l’89,2% e il 98,6%.