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Dai dati preliminari di un'indagine promossa dall'Iss, in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi, Fondazione The Bridge e ONIG, emerge che circa il 40% delle persone transgender intervistate ha riscontrato una mancanza di conoscenza sul loro stato di salute e benessere da parte degli operatori sanitari; dato in linea con altre indagini condotte nel resto d'Europa.
La survey sarà distribuita da domani in collaborazione con la Simg nel corso del suo 38° Congresso Nazionale. Al termine della compilazione del questionario sarà possibile scaricare in formato digitale il volume 'Vite percorse e percorsi di vita' a cura dell'Iss, nato con lo scopo di sensibilizzare e informare circa il benessere e la salute delle persone transgender, e che sarà a breve scaricabile dal portale Iss e dal sito infotrans.it. "Non è stata mai offerta una formazione ad hoc in questo ambito. I medici di famiglia sono figure di fiducia, un'alleanza con loro è indispensabile, collaboriamo alla loro formazione perché hanno un ruolo chiave per ridurre isolamento e solitudine", spiega Marina Pierdominici, ricercatrice presso il Centro di Riferimento di Medicina di Genere dell'Iss.
"L'assistenza sanitaria 'sensibile' alle differenze individuali con un approccio centrato sulla persona rappresenta da sempre - dice Claudio Cricelli, presidente della Simg - il fulcro della relazione medico-paziente, caratteristica peculiare del medico di famiglia".
Secondo Luisa Brogonzoli, responsabile del Centro Studi di Fondazione The Bridge, "occorre ripartire da una fotografia della situazione attuale e fornire ai medici strumenti adeguati". E la formazione in tema di benessere e salute delle persone transgender per i medici di medicina generale, è diventata uno degli obiettivi del progetto del Centro di Riferimento per la Medicina di Genere dell'Iss, in collaborazione con l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) - Presidenza del Consiglio dei Ministri e con il supporto di Fondazione The Bridge.