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“Voglio assumermi le piene responsabilità di ciò che ho fatto, il testo della canzone non era stato enunciato allo staff della Rai qui presente”. A parlare, secondo quanto riporta Adnkronos, è il rapper Fedez, riferendosi alla performance sulla nave Costa Smeralda durante la seconda serata del Festival di Sanremo 2023.
Il cantante propone un rap al gusto di cronaca e politica. Prende di mira chi ha giudicato negativamente la presenza di Rosa Chemical (senza citare espressamente Matteo Salvini) fa riferimento al “viceministro vestito da Hitler” (il sottosegretario Bignami, di cui strappa la foto), e sempre senza citare il nome chiama in causa la ministra della Famiglia, Eugenia Roccella ("Purtroppo l’aborto è un diritto, sì ma non l’ho detto io l’ha detto un ministro"). Non può mancare un messaggio all''amato' Codacons ("Ciao Codacons, guarda come mi diverto"), 'avversario' più volte in tribunale.
"A volte anche io sparo cazzate ai quattro venti, ma non lo faccio a spese dei contribuenti", canta Fedez, prima di dedicare una parte del brano a Gianluca Valli. "Ho avuto il cancro, come un vero duro sono andato in tele ho pianto... Il ricordo di Gianluca che porto su questo palco", dice riferendosi all'ex calciatore morto recentemente per un tumore al pancreas, stessa malattia per cui Fedez è stato operato lo scorso anno.
"Uno sciacallo un avvoltoio e un egocentrico entrano in un bar/e il barista chiede ciao Fedez che cosa ti preparo/ Ah è il ritorno del coglione sulla traccia/Ma quello a cui nessuno l’ha mai detto in faccia/Che non è un fake/E non fa i video con la scaccia got ya/ Vieniti a prendere il perdono dalle mie braccia/Scendo da un catamarano con una carta in mano/Sono un Napoleone con la sindrome del nano/decido io quando venire bro me lo preparo, come Matteo Messina Denaro".
"Frate non sei primo in niente se non sei primo in Fimi/che nella vita tutto ha un prezzo, pure gli streaming/Secondo a Sanremo con la vittoria dei Maneskin, “free the nipple” come Victoria dei Maneskin. Se va a Sanremo Rosa Chemical scoppia la lite/ forse è meglio il viceministro vestito da Hitler. Purtroppo l’aborto è un diritto/Sì ma non l’ho detto io, l’ha detto un ministro/A volte anch’io sparo cazzate ai quattro venti ma non lo faccio a spese dei contribuenti".
"Perché a pestarne merde sono un esperto/Ciao Codacons guarda come mi diverto/Vabbè sdrammatizziamo/Ho avuto il cancro e come un vero duro sono andato in tele e ho pianto /Se penso a chi mi ha dato la forza guardo in alto il ricordo di Gianluca che porto su questo palco".
“Confermo che non eravamo a conoscenza della performance, l'artista come ha dichiarato ce ne aveva comunicata una dicendoci poi che l'avrebbe cambiata. A nome della rai ritengo che la libertà sia un diritto sacrosanto che deve esprimersi attraverso tutte le forme d'arte e tutti i pensieri di un individuo, ma sempre a nome della Rai, sia dei vertici che del mio nome, in maniera molto netta mi dissocio fortemente dagli attacchi personali che la performance di Fedez ha rappresentato soprattutto nella gestualità. La gestualità può fare molto male". Lo afferma in conferenza stampa il direttore dell'Intrattenimento e Prime Time Stefano Coletta.
"Non è più libertà e non più un diritto quando si tramuta in un attacco personale, ha aggiunto Coletta, sottolineando che "peraltro il viceministro si era già trovato più volte a chiedere scusa".Questo tipo di attacchi non sono sintomo di libertà. Come rappresentante del servizio pubblico non possiamo che sottolineare che quando l'attacco diventa frontale e personale non c'è libertà che tenga", ha concluso Coletta.