Selvaggia Lucarelli si è scagliata contro la partecipazione di Paola Egonu al Festival di Sanremo. La pallavolista di 24 anni gode della stima della giornalista ma la scelta di affidarle la co-conduzione della kermesse l’ha considerata “una scenetta patetica”.

“Non ho commentato niente su Egonu perché francamente queste scenette patetiche in cui donne vincenti nel loro settore, che fanno quindi da leader altri mestieri, vengono piazzate lì a fare due mestieri che non sono i loro, e cioè condurre e insegnarci la vita, mi cominciano a fare davvero orrore”, scrive la giornalista sulla propria pagina Facebook, dove negli ultimi giorni si diletta a commentare e dare voti ai vari protagonisti del Festival.

“Vederle spaventate – continua - impacciate, fuori ruolo, con due uomini che le trattano con la benevolenza compassionevole riservata ai bambini alla loro recita scolastica e ‘brava’, ‘che bel vestito’, ‘sei stata spigliata’ mi sembra una mortificazione a cui non mi va neppure di partecipare. Spero di rivederla vincente in campo, senza uomini che la trattino come il panda gigante che mastica il bambù oltre le grate”.

Nei giorni scorsi a essere presa di mira dalla giornalista è stata Chiara Ferragni, l’influencer da oltre 28 milioni e mezzo di follower, co-conduttrice di Sanremo 2023 nella prima e nell'ultima serata. 

Questo l’inizio del lunghissimo commento di Selvaggia Lucarelli: “Quando mi hanno detto - molto prima che lo dichiarasse - che il monologo Chiara Ferragni se lo sarebbe scritta da sola (cioè col suo manager, che poi è la stessa cosa), ho avuto la conferma di quello che ho sempre pensato di lei: ha un orizzonte emotivo, professionale e culturale che non va oltre le sue ciabatte Gucci”.