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Si sono aperte le urne in Sardegna. Si vota per scegliere il presidente di Regione e i consiglieri regionali per la XVI Legislatura. Si potrà votare solo oggi fino alle 22. Lo spoglio inizierà domani alle 7.
I CANDIDATI. I sardi potranno scegliere tra 7 candidati e 24 liste:
- Francesco Desogus, bibliotecario ed ex funzionario amministrativo del comune di Cagliari con la carica di direttore del servizio parchi e giardini, sostenuto dal Movimento 5 Stelle;
- Vindice Lecis, giornalista, outsider dell'ultimo minuto, candidato con Sinistra Sarda-Rifondazione-Comunisti Italiani;
- Paolo Maninchedda, ex assessore dei Lavori pubblici nella Giunta uscente di centrosinistra guidata da Francesco Pigliaru, è la scelta del Partito dei Sardi; - Andrea Murgia, che ha raccolto il sostegno di diversi esponenti dell'indipendentismo sardo confluiti nella lista Autodeterminazione;
- Mauro Pili, ex governatore di Forza Italia, ora corre con Sardi Liberi, una lista di ispirazione autonomista;
- Christian Solinas, segretario del Partito Sardo d'Azione (un partito regionale a spinta autonomista), senatore nelle file leghiste ed ex assessore ai Trasporti nella Giunta di Ugo Cappellacci dal 2009 al 2014, è il candidato di centrodestra sostenuto da 11 liste: Partito Sardo d'Azione, Lega Salvini Sardegna, Forza Italia, Fratelli d'Italia, UdC, Energie per l'Italia, Riformatori Sardi, Unione dei Sardi, Sardegna20Venti, Sardegna Civica e Fortza Paris;
- Massimo Zedda, sindaco di Cagliari al secondo mandato, è il candidato civico-centrosinistra sostenuto da 8 liste: Partito Democratico, Campo progressista Sardegna, Liberi e uguali Sardigna Zedda presidente, Cristiano Popolari socialisti, Progetto Comunista per la Sardegna, Sardegna in comune con Massimo Zedda, Noi la Sardegna con Massimo Zedda, Futuro comune con Massimo Zedda, Giovani sardi con Massimo Zedda.
IL SISTEMA ELETTORALE. La Sardegna è divisa in otto circoscrizioni (Cagliari, Carbonia Iglesias, Medio Campidano, Nuoro, Ogliastra, Olbia Tempio, Oristano e Sassari) e il consiglio regionale è composto da 60 membri. La legge elettorale in vigore è la Legge Regionale Statutaria n.1 del 12 novembre 2013, usata per la prima volta nelle elezioni regionali del 2014.
Il sistema a turno unico permette di esprimere una preferenza per il candidato presidente e massimo due preferenze (in questo caso obbligatoriamente un uomo e una donna) per i consiglieri all'interno della lista scelta. È possibile esprimere anche un voto disgiunto: candidato e lista possono non essere collegati tra loro. Vincerà il candidato presidente che avrà la maggioranza relativa, cioè che prenderà il maggior numero di voti.
Per garantire la stabilità della regione, se il vincitore otterrà oltre il 40 per cento delle preferenze avrà un premio di maggioranza del 60 per cento dei seggi. Tra il 25 e il 40 per cento il premio sarà del 55 per cento, mentre non ci sarà nessun premio sotto il 25 per cento. La soglia di sbarramento è del 10 per cento per le coalizioni e del 5 per cento per le liste non coalizzate.
Nessuno sbarramento è previsto per le liste all'interno delle coalizioni che abbiano superato il 10 per cento.