La Sardegna è da oggi in zona arancione, come previsto dall'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza.

L'Isola dice addio alla zona bianca, prima e finora unica regione italiana che vi era entrata. 

L'ultimo decreto del governo Draghi ha stabilito che dal 15 marzo al 2 aprile 2021 nelle regioni i cui territori si collocano in zona gialla si applicano le misure stabilite per la zona arancione.

Ma cosa si può fare e cosa no? In attesa dell'ulteriore passaggio in zona rossa per Pasqua, che varrà per tutto il Paese dal 3 al 5 aprile, per la Sardegna valgono quindi le misure della fascia intermedia di rischio.

Resta il coprifuoco con il divieto di circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità e salute. Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Ci si potrà spostare invece all'interno del proprio Comune, ma è raccomandato di evitare gli spostamenti non necessari nel corso della giornata. Saranno comunque consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione fino a 5.000 abitanti, entro 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia.

È consentito, in ambito comunale, lo spostamento verso una sola abitazione privata abitata, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le ore 22, e nei limiti di due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la responsabilità genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi.

Chiudono bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto per i bar è consentito fino alle ore 18. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno. Chiusura di musei e mostre.

Aperti parrucchieri, barbieri e centri estetici.

Didattica a distanza al 50% per le scuole superiori, in presenza per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.

Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.

Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.