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Il CdA della Fondazione Sardegna Film Commission lascia strascichi polmeici a pochi giorni dalla cessazione delle funzioni prevista per il 6 ottobre. Il comitato nominato dalla giunta Solinas nel dicembre 2019, e composto da Michela Pirrigheddu, Giorgio Ariu ed Elisabetta Mocci, in una lunga nota ricorda di aver "lavorato, in maniera disinteressata, per gli interessi collettivi dell'industria cinematografica". "Gli scorsi giorni abbiamo approvato il bilancio consuntivo che evidenzia, per l'anno 2023, una perdita di 1.300.000 euro: perdita - sottolineano - riconducibile alla precedente direzione".
"Evidenziamo unicamente che, quando abbiamo evidenziato l'esistenza di una consistente perdita nel Bilancio, avevamo ragione. E invece l'attuale governo di centrosinistra, anziché convocarci per sentirci e stabilire insieme il da farsi, ha cercato di commissariare il CdA della Fondazione, facendo prevalere la logica degli interessi di parte alla promozione e difesa del comparto cinematografico - aggiungono -. Con rammarico e delusione prendiamo atto che né la presidente della Regione né l'assessora della Pubblica Istruzione hanno voluto ricevere l'attuale CdA, nonostante le diverse lettere inviate con cui era stato chiesto un incontro".
"Con stupore, abbiamo preso atto della incomprensibile delibera del 24 luglio 2024, con cui è stato nominato un nuovo CdA, nonostante, secondo le norme regionali in vigore, il nostro CdA rimaneva in carica fino al 6 ottobre 2024. La delibera è stata irrituale e illogica e con alcuni passaggi illegittimi". Infine i tre componenti uscenti auspicano che "il Consiglio regionale voglia destinare un contributo straordinario alla Fondazione Sardegna Film Commission, destinato alla copertura della acclarata perdita di bilancio".