I Carabinieri del Nucleo tutela patrimonio culturale della Sardegna hanno presentato oggi il bilancio degli ultimi 12 mesi di attività degli specialisti dell'Arma , coordinati dal capitano Pasquale Pinnelli, che in un anno hanno effettuato quasi hanno effettuato 2000 controlli a beni culturali, 556 in aree archeologiche, più 341 verifiche in area sottoposte a tutele paesaggistiche o ambientali, 228 controlli ad esercizi commerciali di settore e 32 sopralluoghi per verificare la sicurezza dei musei, con 538 reperti recuperati per un valore di oltre 400mila euro e 65 denunciati.

Delle persone finite nei guai, 48 devono rispondere di associazione a delinquere perché coinvolte nella maxi inchiesta di due anni fa sulle truffe ai danni dei sacerdoti.

Tra le più importanti operazioni dei militari c'è stato il recupero in mare di materiale archeologico di epoche romana e medioevale , tra cui 2 anfore vinarie risalenti al I sec. aC a Cagliari, di due dipinti olio su tela a Sassari dell'artista Tore Canu che erano stai rubati e messi in vendita online su un sito di e-commerce, quattro anfore e due ceppi d'ancora, manufatti databili tra il V sec. aC ed il VII sec. dC, di ambito etrusco e romano, azioni coordinate dalla Procura di Lanusei che hanno permesso di risalire a chi li custodiva illegalmente.

Tra il materiale recuperato durante l'indagine c'è un'anfora etrusca che, spiegano i carabinieri, "rappresenta un esemplare unico nel panorama archeologico isolano" potrà così tornare alla collettività.