Di seguito pubblichiamo l'articolo firmato da Massimo Donelli per il portale www.tvsvizzera.it  dove viene evidenziata la situazione di crisi che sta attraversando la Sardegna in seguito all'addio della compagnia aerea Ryanair dall'Isola.

 


 

Sardegna, 1,633 milioni di abitanti, 24.090 chilometri quadrati, la seconda isola del Mediterraneo dopo la Sicilia (25.460).

Qui sono nati il più apprezzato maestro del diritto italiano (Domenico Alberto Azuni), uno dei più grandi intellettuali europei del novecento (Antonio Gramsci), un premio Nobel (Grazia Deledda), due presidenti della Repubblica (Antonio Segni e Francesco Cossiga) e perfino il primo internet provider tricolore (Video On Line)…

Qui c’è il mare che ha fatto perdere la testa all’ Aga Khan (il principe degli ismailiti); c’è una natura che ha rapito il cuore di Fabrizio De Andrè; c’è la seconda popolazione più longeva al mondo

Qui c’era e ci sarebbe tutto per vantarsi di avere il paradiso in terra.

E invece, nell’anno di grazia 2016, alla vigilia della stagione turistica estiva, la Sardegna scivola ogni giorno di più verso il declino.

Una specie di nave alla deriva nel cuore del Mediterraneo da cui partono SOS che Roma (intesa come il Governo italiano) finge di non ascoltare e che a Bruxelles (intesa come Unione europea) nemmeno interessano.

La prova?

Eccola qua: i collegamenti.

Per un’isola sono, letteralmente, vitali.

Per un’isola che fonda gran parte dell’economia sul turismo, ancora di più.

Ebbene, sotto questo profilo, oggi la Sardegna è l’isola che non c’è, per citare una famosa canzone.

Mi spiego cominciando dagli aeroporti.

Quello di Olbia fa storia a sé.

Grazie alla geniale invenzione della Costa Smeralda, un gioiello cui l’Aga Khan ha dato fama mondiale, lo scalo del nord est può contare stabilmente su <