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Antonio Luigi Fiori , il 48enne senza dimora fissa sospettato dell'omicidio e dell'occultamento del cadavere di Nicola Pasquarelli, l'anziano di 78 anni ucciso a bastonate due settimane fa e poi carbonizzato, trovato sabato scorso in un boschetto di via Piandanna a Sassari , sarà sentito domani mattina per l'interrogatorio di garanzia .
L'udienza per Fiori, difeso dagli avvocati Elisabetta Udassi e Roberto Risi, si terrà davanti al gip Gian Paolo Piana nel carcere di Bancali. Nel primo confronto, sabato notte, con gli investigatori e la pm Lara Senatore, l'uomo, nonostante i suoi legali gli abbiano sconsigliato di parlare, ha comunque risposto alle domande respingendo ogni accusa ma nel colloquio si sarebbe spesso contraddetto. Da qui il fermo per omicidio e occultamento di cadavere oltre che di furto: dopo il delitto, Fiori sarebbe entrato nell'abitazione della vittima per rubare denaro e alcune tessere bancomat. Nel frattempo, si aspetta il conferimento dell'incarico per l'esame autoptico sui resti del 78enne.
Secondo la ricostruzione della squadra mobile della questura di Sassari, diretta da Dario Mongiovì, l'anziano è stato colpito a morte con un bastone alla nuca e al collo, poi gettato in una conca del terreno di fronte all'Orto Botanico a Piandanna. Qui gli è stato dato fuoco con della benzina lasciandolo bruciare per diversi giorni. Un trattamento prolungato che ha consumato il corpo riducendolo a ossa. Il movimento del delitto sarebbe la gelosia sfociata, al culmine di un violento litigio, nella brutale aggressione alla vittima. I due uomini si frequentavano spesso negli ultimi tempi e, insieme a loro, ci sarebbe stata anche una ventenne considerata da Fiori una sorta di fidanzata. Verso la giovane anche Pasquarelli avrebbe avuto delle attenzioni, che forse il presunto omicida non tollerava.