Sassari. Sono stati picchiati, a calci e pugni, per aver chiesto di scendere dal cofano della loro auto e si sono salvati, grazie all'intervento di un vicino e della Polizia, da un epilogo che poteva non essere dei migliori: è quanto successo al cantante sardo Luca Tilocca, originario di Putifigari (Ss) e al suo amico, Alessio Faedda, nella notte tra il 21 e il 22 gennaio scorso.

Quella sera, secondo quanto ha raccontato a Sardegna Live, l'artista nostrano si era recato per la prima volta presso un circolo di Sassari verso le 22, con l'intento di trascorrere una tranquilla serata in compagnia dell'amico. Così è stato, fino al momento in cui hanno deciso di lasciare il locale per tornare a casa. I due si sono quindi avviati verso l'auto di Tilocca, trovando nei pressi del mezzo due ragazzi, "tra i venti e i trent'anni", uno dei quali seduto sul cofano della vettura. Tilocca, che alla richiesta di una sigaretta da parte di uno dei giovani gliel'aveva anche offerta, ha poi chiesto gentilmente se poteva scendere dall'auto per evitare danni alla carrozzeria e perché doveva anche andare via e a quel punto è avvenuta l'aggressione.

Il cantante, che aveva appena fatto in tempo a sedersi nel posto del guidatore, è stato trascinato fuori dall'abitacolo con la forza e poi preso a calci e pugni in tutto il corpo, soprattutto sul viso, dove ha riportato i danni peggiori, con una frattura posteriore del pavimento orbitario destro e una prognosi al momento di 30 giorni, ma "da valutare in itinere, nella speranza che non restino lesioni permanenti", spiega. Alessio, intervenuto immediatamente nel disperato tentativo di salvare l'amico, è stato a sua volta aggredito e picchiato.

Non sono mancate neanche minacce pesanti, "dammi i soldi o ti ammazzo", avrebbero urlato i giovani. Ma secondo Luca l'intento dei loro aggressori era quello di sfogarsi, più che di rapinarli.

Raggiunto tramite telefono, Luca racconta la paura vissuta in quei terribili istanti: "Ho temuto che potesse finire molto peggio. Questi ragazzi, forse in stato di alterazione, sembravano non avere limiti. Se un vicino, che ha anche filmato il tutto, non avesse chiamato i soccorsi e la Polizia fosse arrivata quindi poco più tardi, chissà, magari avrei perso la vista, o addirittura non sarei più qui".

Tilocca, che ricorda bene quei momenti, esprime forte gratitudine nei confronti della Polizia di Stato e della Questura di Sassari per l'attenzione, la prontezza e il coraggio dimostrati in quel frangente: "Non siamo gli unici a essere rimasti feriti. Un Agente, nell'inseguire l'aggressore che ha tentato la fuga, si è rotto un braccio".

"Ho paura - confessa il cantante - non tanto per me, quanto per gli altri. Se hanno attaccato noi, possono farlo con chiunque. E se al posto nostro ci fosse stato qualcuno più debole, o vulnerabile? Forse servono maggiori controlli - sottolinea - per gestire questa piccola parte di gioventù scapestrata che fatico a capire, perché sono stato giovane anche io, ma non ho mai visto una tale assenza di limiti e di pietà come quella che ho percepito negli occhi di quei due ragazzi - e conclude - gli auguro che trovino la giusta via".