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I violenti scontri andati in scena alla Unipol Domus di Cagliari durante l'incontro fra i rossoblù e il Napoli domenica 15 settembre portano, ancora una volta, il calcio italiano a interrogarsi e riflettere.
L'arbitro La Penna costretto a sospendere la gara per sette lunghi minuti in attesa che l'emergenza sugli spalti rientrasse. Un pessimo spot per la Serie A nel mondo.
La storica rivalità fra le due parti ha portato già in passato e non di rado a violenti scontri e quello di domenica è solo l'ultimo di una lunga serie di episodi. Cori e slogan urlati da una parte all'altra sono presto degenerati in lanci di fumogeni e tentativi di entrare pericolosamente in contatto da parte dei supporter di Cagliari e Napoli. Ad avere la peggio uno steward rimasto ferito.
Il capitano dei partenopei Giovanni Di Lorenzo è corso a dialogare con i tifosi del Napoli per cercare di calmare gli animi imitato da Deiola, capitano dei sardi.
Sulla vicenda è intervenuta sui social Maria Delle Cave, moglie di Gianluca Gaetano, centrocampista del Cagliari in prestito proprio dal Napoli. La donna ha pubblicato un messaggio sui social: "Il calcio dovrebbe essere divertimento, passione, spensieratezza, amore. Non questo, non così. Noi mogli, genitori, parenti non possiamo stare in ansia perché potrebbe succedere qualcosa ai giocatori. Non possiamo vedere la paura negli occhi dei nostri figli".
E ancora: "È brutto vivere in un momento la voglia e la felicità di andare allo stadio e un attimo dopo avere l’ansia e il cuore a mille. L’adrenalina di mia figlia che non vedeva l’ora di andare a vedere il suo papà, con “mamma andiamo a casa?” Ci sta tifare, ci sta preferire una squadra all’altra, ma non così, no. Non dobbiamo amarci tutti ma neanche odiarci così. Una napoletana che vive a Cagliari".