In genere il ragazzo si mostra furbo

Nell’arco della sua carriera politica, è emerso un dato evidente: quest’uomo ha un’identità politica flessibile, più di altri muove le pedine valutando il proprio tornaconto personale.

Ora fa il pentito. Va dicendo che «non si perdonerà mai di non aver capito in tempo la vera natura di Berlusconi».

Gianfranco, diciamocela pure papale papale: a chi vuoi darla a bere?

Tutto si può dire di te tranne che sia un ingenuo sprovveduto.

Avevi capito perfettamente che tipo era. Già da quel lontano novembre del ’93 -in cui il Cavaliere fece outing, dichiarando che da elettore romano avrebbe dato la sua preferenza a Fini e non Rutelli- avevi ben presente di che pasta era fatto.

Allora, visto che in altre occasioni hai dimostrato una discreta onestà intellettuale, fai uno sforzo anche stavolta.

Affacciati alla finestra, e gridalo ad alta voce: «Non vedo l’ora di tornare nell’agone politico da protagonista. Nel frattempo, getto fango sul mio ex alleato nella speranza che tante “anime belle” credano alla mia buona fede».

Affacciati al balcone, Gianfranco. Ti ricordi chi già lo fece? Un signore di Predappio per il quale in passato nutrivi stima incondizionata.

Poi hai cambiato idea, è legittimo.

Ma al punto da fare giravolte a 360 gradi…