PHOTO
Sei al mare in Sardegna e vuoi cambiare aria? Vuoi conoscere l'interno? O, magari, il cielo è nuvoloso e minaccia di piovere. L’acqua del mare è gelata. Il vento rende invivibile la spiaggia sollevando nuvole di sabbia che pungono e disturbano. Pensi che la tua vacanza in Sardegna sia rovinata? Non disperare! Nella nostra isola esistono tante alternative alla spiaggia e, se hai pazienza, in questa rubrica ti illustreremo i più interessanti e suggestivi itinerari alternativi per la tua vacanza in Sardegna.
L’OGLIASTRA. L’Ogliastra è una sub-regione storica della Sardegna che occupa la parte centro-orientale dell’isola, in un'area interamente amministrata dalla Provincia di Nuoro. Per la sua complessità e peculiarità culturale, paesaggistica ed identitaria merita un capitolo a parte di questa ricerca sugli itinerari alternativi che la nostra redazione, quest’estate, ha deciso di proporvi. Abitata sin dal Neolitico, vi si sono rinvenuti numerosi siti, opere d’arte, utensili e bronzetti di epoca nuragica. Ai Fenici si attribuisce la fondazione dei primi villaggi costieri come Sulci Tirrenica, che fungevano da porti per il commercio marittimo. Nel VI secolo a.C. furono i Cartaginesi ad imporsi su quelle terre, ostacolati in un primo tempo dagli Iliensi che poi si ritirarono sul Gennargentu. Dopo la prima guerra punica le popolazioni di questi territori vennero conquistate da Roma e romanizzate. Ciò favorì il fiorire di infrastrutture e collegamenti come la lunga strada da Caralis a Olbia che risaliva la costa orientale. Dai Romani l’Ogliastra, come l’intera Sardegna, passò in mano ai Vandali e poi ai Bizantini fino allo scioglimento nei quattro Giudicati che vide quest’area passare sotto il dominio di Cagliari. Con lo scioglimento del Giudicato di Cagliari, nel 1258 l’Ogliastra andò al pisano Giovanni Visconti, giudice di Gallura, per poi essere ceduta in feudo agli Aragonesi. In quei secoli era andata rafforzandosi la posizione di Tortolì come centro di maggior influenza del territorio. Dopo quattro secoli di dominazione iberica, l’Ogliastra passò alla Casa d’Austria nel 1713, nuovamente alla Spagna nel 1717 ed infine ai Savoia nel 1718. Nel 1821 Lanusei sostituì Tortolì come capoluogo di provincia, titolo che perse nel 1859 quando la provincia d’Ogliastra divenne uno dei Circondari della Provincia di Cagliari. Nel 1927, poi, l’Ogliastra passò alla provincia di Nuoro. Solo nel 2005 questo territorio vide riconosciuta la propria indipendenza identitaria con la nuova istituzione della provincia d’Ogliastra, soppressa poi nel 2016.
Uno dei centri più importanti dell’Ogliastra è senza dubbio Tortolì, capoluogo della provincia recentemente soppressa. Nei pressi dell’attuale abitato sorse l’antica Sulci Tirrenica, importantissimo insediamento dell’Ogliastra romana. Il paese è attraversato dalla linea ferroviaria Mandas-Arbatax, dal 1997 chiusa al traffico e impiegata da allora solo per il Trenino Verde, il servizio turistico ferroviario dell’ARST. Arbatax, unica frazione di Tortolì, essendo dotata di porto è ritenuta la porta d’Ogliastra, suggestive e celebri sono le rocce rosse che ne caratterizzano il paesaggio. Assieme a Tortolì, Lanusei ha rivestito fino a pochi mesi fa il ruolo di capoluogo di provincia. Sede vescovile e di Tribunale, qui i Salesiani edificarono la loro prima casa in Sardegna nel 1902. Interessante la visita all’Osservatorio Astronomico di Monte Armidda, aperto al pubblico dal 1992, svolge attività di divulgazione e ricerca.
Attorno a questi due centri principali ruotano altre interessanti realtà come Urzulei, arroccato sulle propaggini meridionali del Supramonte, ai confini fra il territorio di Urzulei e quello di Orgosolo si trova la gola de Su Gorroppu, uno dei canyon più grandi d’Europa; Baunei, attraversato dalla SS 125 “Orientale Sarda” domina dall’alto di un costone calcareo l’intero golfo di Arbatax offrendo una vista spettacolare sul mare e su tutti i centri che vi si affacciano; Villagrande Strisaili