Qualche sera fa ho avuto il piacere di essere tra gli amici che Piero Marongiu ha invitato per la presentazione della sua raccolta di poesie che ha intitolato “Per Amore solo per Amore”.

E’ stato un incontro ricco di emozioni condivise e stimolate dal bellissimo lavoro che l’autore ha pubblicato di recente.

Perché negli occhi di Piero c’è la luce discreta che ravviva la sua poesia e il colore dei suoi occhi è tenuo come le calde parole che accosta con cura.

In un libro ha raccolto i versi che arrivano da “dentro”, suggeriti dall’intensità del suo vivere.

La mescolanza di esperienze riversate tra le pagine rende ancora una volta inedito l’amore in tutte le sue declinazioni, un amore che si nutre di chi lo alimenta.

Lo stato d’animo è la fotografia del “sentire” e mette a fuoco gioia e dolore, passato e presente, ricordi e speranze.

Siamo tutti sospesi nell’infinito, è vero, ma partecipi di un cammino comune che ci rende liberi nel nostro desiderio di “aspirare”.

In ogni atto c’è un’attesa, in ogni “fatto” c’è una parte di noi.

I paesaggi che la natura rivela diventano complici e scenari del vissuto poetico e così il cielo “singhiozza” di notte, il vento “ulula” come un animale ferito che cerca un rifugio dove in solitudine morire, il firmamento pieno di piccoli soli “pulsa di vita” e lancia i suoi fili di luce verso lo spazio infinito per unire stelle lontane.

Nel libro di Piero il sentimento dialoga, esterna, pone domande, cerca risposte.

“Per Amore solo per Amore” in realtà non è solo “per amore”, perché indaga anche tra i sentieri vuoti dell’anima, nelle distese da esplorare.

“Per Amore solo per Amore” è uno spazio pieno di musica dove cantano le emozioni, dove la vita danza.

Chi ama la poesia, si ritrova.

Chi non conosce la poesia, ha una buona occasione per cominciare ad apprezzarla.