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“Oggi vi scrivo con il cuore colmo di emozioni e una richiesta che mai avrei immaginato di dover fare. La mia casa, il luogo che ha accolto me e mio figlio nei momenti più felici e in quelli più difficili, è purtroppo a rischio di essere messa all'asta dalla banca”. Inizia così la lettera di una mamma di Settimo San Pietro che chiede un sostegno per non perdere la propria casa. Un appello disperato condiviso anche dal sindaco Gian Luigi Puddu: “Condivido questo appello per aiutare una donna, una madre, nostra concittadina. Perdere la casa significa in qualche modo perdere la propria identità, perdere un punto di riferimento che ci fa sentire protetti. La casa non è fatta solo di mattoni e cemento, è fatta di anni di progetti, lavoro, sacrifici, ricordi, momenti di condivisione e amore”.
La raccolta fondi su GoFundMe è stata lanciata da un amico della donna (al momento sono stati raccolti 3.300 euro circa). Quest’ultima attraverso una lettera spiega la ragione per la quale si trova costretta a chiedere un aiuto economico.
“Ciao a tutti, sono una mamma. Oggi vi scrivo con il cuore colmo di emozioni e una richiesta che mai avrei immaginato di dover fare. La mia casa, il luogo che ha accolto me e mio figlio nei momenti più felici e in quelli più difficili, è purtroppo a rischio di essere messa all'asta dalla banca. Questa situazione drammatica è il risultato di debiti NON Contratti da me, ma che ora mettono in pericolo il nostro rifugio. Per rispetto della privacy delle persone coinvolte, non posso entrare nei dettagli pubblicamente, ma vi assicuro che la situazione è complessa e molto dolorosa. I debiti sono la conseguenza di un divorzio finito male, con la totale irreperibilità del mio ex coniuge, il suo completo disinteresse economico e morale, verso di me ma soprattutto, verso suo (nostro) figlio”.
La donna sottolinea: “Sono una madre single, e già questo comporta sfide quotidiane. La pressione di dover affrontare anche questa crisi finanziaria è enorme. Mio figlio, inoltre, sta attraversando problemi di salute che richiedono cure, anche farmacologiche, e sostegno costante. Per tutelarlo, preferisco non entrare nei dettagli pubblicamente. Tuttavia, ci tengo a trasmettere quanto sia essenziale per me garantire un ambiente stabile e sicuro, soprattutto in un momento così delicato”.
La mamma racconta ancora: “La nostra casa non è solo un tetto sopra la testa, è il nostro rifugio, un luogo pieno di ricordi preziosi, dove ho sempre cercato di costruire un futuro sereno per me e mio figlio. Ma ora, più che mai, ho bisogno del vostro aiuto. La raccolta fondi ha come obiettivo riacquistare la mia casa. Non chiedo un sostegno totale, ma un aiuto che possa rappresentare una base da cui ripartire, per poi camminare nuovamente con le mie forze. So bene che la vita è complicata per molti e capisco che non tutti possano contribuire. Tuttavia, anche una piccola donazione di 10 euro, che può sembrare poco, per noi potrebbe fare una grande differenza. Ogni euro raccolto è un passo verso la salvezza della nostra casa e un'opportunità per ricostruire il nostro futuro. Molte persone mi hanno già dimostrato affetto e solidarietà, e questo mi dà la forza di continuare a combattere. Se desideri conoscere meglio la mia situazione, sono disponibile a condividere privatamente i documenti che dettagliano tutte le fasi della vicenda, inclusi gli aggiornamenti sulla trattativa con la banca, eventuali matrici dei bonifici ecc”.
La mamma ringrazia “di cuore per aver dedicato il vostro tempo a leggere il mio appello. Ogni contributo, grande o piccolo, rappresenta per noi una speranza. Se non puoi contribuire con una donazione, ti sarei comunque grata se potessi condividere la mia storia con altre persone che potrebbero offrire il loro aiuto. Non smettiamo mai di credere nel potere della comunità e dell’amore”.