E' allarme siccità in Sardegna. Per quanto riguarda la crisi idrica la Giunta regionale "sta affrontando i progetti a tutto tondo: ieri abbiamo dichiarato lo stato di emergenza, e lo voglio ripetere per chi ha detto che eravamo in ritardo, non lo si può fare dalla sera alla mattina, ci sono dei parametri ben precisi e lo stato di emergenza si può dichiarare a fronte di questi parametri conclamati". Lo ha spiegato la presidente della Regione, Alessandra Todde, a margine della seduta della Giunta.

"Appena ci sono state le condizioni, abbiamo immediatamente risposto, così da avere la possibilità di accedere a strumenti di protezione civile e di accedere ai fondi molto più velocemente e con procedure semplificate - ha sottolineato Todde -. Mi auguro che questo possa avere degli effetti immediati, anche attivando altre risorse e altri mezzi, soprattutto per gli allevatori e per gli agricoltori che sono i più colpiti da questa siccità".

"Oggi sono molto colpita dal grande rogo a Nuoro, la mia città - ha detto la governatrice - con oltre mille ettari coinvolti, sono costantemente in contatto con il Corpo forestale, con la Protezione civile, ma questo è semplicemente l'ultimo esempio. Se sommiamo gli ettari di territorio andati in fumo, con il caldo che aumenta, la desertificazione della nostra isola è inevitabile, ci stiamo mettendo in una situazione di irreversibilità".

Per questo l'appello a tutti, "ai turisti, a coloro che vivono le campagne: un albero perso, un pezzo di territorio perso, contribuisce alla desertificazione della nostra isola. Anche perché la maggior parte degli incendi è dolosa e chi lo sta facendo sta contribuendo a distruggere la sua casa".