Impazza la polemica dopo le parole del sindaco di Como, Alessandro Rapinese, che in un'intervista pubblicata da un quotidiano locale ha commentato un episodio avvenuto in città, nella notte tra sabato 6 e domenica 7 agosto. Una donna di 58 anni è stata prima molestata sessualmente, aggredita e poi violentata da un uomo di cittadinanza straniera.

Il primo cittadino, dopo la violenta aggressione, è intervenuto sul tema clandestini: "Ora però si pone un tema che non compete a me, ma se io fossi il legislatore non consentirei la libera circolazione a chi non ha i documenti in regola". 

E ha suggerito: "Mentre si attende che vengano rimpatriati ci sono ampie zone deserte della Barbagia che potrebbero ospitarli. Le forze dell’ordine fanno il loro lavoro, ma poi spesso vedono gli stessi delinquenti che con fatica hanno arrestato, circolare davanti alle loro volanti come se nulla fosse successo".

"Vorrei che in Italia entrassero cervelli, lavoratori e persone utili al nostro Paese, di qualunque colore o razza, e non delinquenti", ha concluso il primo cittadino. Le sue parole non sono certo passate inosservate, e nelle ultime ore è scoppiata la polemica.